Ospedale Saronno: comitato scrive al sindaco Airoldi per informazioni su copertura dei turni anestesia e… un incontro
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera appena protocollata in Municipio dal comitato Il Saronnese per l’ospedale e la sanità pubblica
Contestualmente il comitato ha richiesto al sindaco Augusto Airoldi un incontro ufficiale per confrontarsi sulla situazione in prospettiva dell’ospedale. “Continua la preoccupazione – spiegano gli attivisti – anzi aumenta, dato che da agosto – con le ferie dell’unico medico strutturato presente in Anestesia e Rianimazione, sarà ancora più difficile coprire i turni di quel nevralgico reparto”
Egregio Signor Sindaco,
a nome e per conto del comitato spontaneo di cittadine e cittadini “Il Saronnese per l’Ospedale e la Sanità Pubblica” torniamo a scriverle, a quasi due mesi di distanza da quando protocollammo la nostra precedente missiva, ad oggi rimasta senza risposta nonostante siano trascorsi più di 30 giorni.
Contestualmente alla presente, stiamo protocollando anche una richiesta formale di incontro, al fine di poterci confrontare sulle questioni che abbiamo posto a Lei, come successivamente ai referenti sociosanitari territoriali, senza ricevere risposte precise a precise domande.
Tali questioni, contenuti nella missiva del 25 maggio scorso, sono infatti ancora aperte. Gliele riassumiamo di seguito, in sintesi:
- la più urgente riguarda la scopertura dei turni del reparto di Anestesia e Rianimazione, che dal 1° luglio scorso vede la presenza di un solo medico strutturato e la necessità di coprire 120 turni al mese per la garanzia delle “doppie guardie” previste dai criteri di accreditamento delle strutture di primo livello. Purtroppo non registriamo novità sostanziali su questo fronte.
Quanto finora ci è dato sapere – anche da Sue comunicazioni ufficiali – è che qualche tempo fa si stava stipulando un contratto con un soggetto provato per la copertura di 75 di questi turni, mentre non si aveva notizia di come coprire i 45 turni/mese ancora sprovvisti di copertura.
Siamo fortemente preoccupati – e con noi le centinaia di cittadini e cittadine del Saronnese che sono passati dal presidio che in queste 4 settimane abbiamo tenuto all’ingresso dell’ospedale – che nelle prossime settimane, soprattutto in agosto, si possano verificare chiusure – anche parziali – di tale nevralgico reparto, con un disservizio importante per l’utenza. - la seconda questione riguarda il “rischio di privatizzazione” della struttura ospedaliera, che già attualmente si concretizza con il ricorso a soggetti privati (cooperative, “gettonisti”) per “tappare i buchi” dell’emergenza gestionale. Nella mozione votata scorso 29 maggio il Consiglio comunale di Saronno si impegnava, tra le altre cose, a “richiedere che Regione Lombardia garantisca un adeguato numero di personale stabilizzato che possa coprire gli organici dell’ospedale, a oggi garantiti ai minimi livelli con personale precario o di cooperativa”: è stato compiuto qualche atto in questa direzione? Se sì, è possibile darne comunicazione ai cittadini e utenti?
Inoltre, abbiamo appreso dai media locali che lo scorso 4 luglio è partito, anche alla Sua Presenza, il cosiddetto “Asse di Volontariato” con Croce Rossa Italiana, LILT e Saronno Point Onlus (fonte: IlSaronno). Nell’articolo si dice, tra l’altro, che “collaborando strettamente non si verificheranno interruzioni nell’ambito delle opere di carattere socio-sanitario all’interno del nosocomio”: le risulta
che il volontariato possa all’occorrenza sostituire anche il personale mancante? Se sì, si tratterebbe di un meccanismo di privatizzazione, ma ci auguriamo di essere smentiti. Certamente di privatizzazione si può invece parlare quando si scrive che “saranno effettuate alcune migliorie e donazioni a cura di Saronno point Onlus, quali […] l’acquisto di nuove strumentazioni per la diagnostica per i reparti che ne hanno maggiore necessità”: un fenomeno di cui la Onlus in questione è protagonista da diversi anni e che riteniamo altamente diseducativo per i cittadini, con i proventi delle cui tassazioni la Regione – che viene così disincentivata in tal senso – dovrebbe acquistare tali strumentazioni. Lei cosa ne pensa? - La terza nostra richiesta a Lei del 25 maggio scorso era quella di “non attendere il mese di settembre” per la verifica degli obiettivi del “Piano di rinnovo” per l’ospedale, chiedendo a Regione Lombardia di far approntare un vero ‘Piano di rilancio’ basato su una prospettiva temporale di medio-lungo periodo: auspicio che sembra essere presente anche nella mozione del 29 maggio, quando al punto 4 si prevede, “superata la fase emergenziale, la richiesta a Regione Lombardia di un successivo piano con orizzonte temporale più ampio”, per cui Le chiediamo: quando pensa di considerare “superata” la fase emergenziale? Non le sembra che già oggi sia tardi, visto che, mentre attendiamo, non arrivano risposte certe nemmeno su Anestesia e Rianimazione?
Le chiediamo di interloquire su questi tre temi, Signor Sindaco.
Ci sarebbe piaciuto farlo anche in occasione dell’incontro che abbiamo promosso lo scorso 5 luglio, invitando Sindaci, Giunte e Amministrazioni Comunali deli 19 comuni del bacino di utenza ospedaliero. Si è trattato di un interessante appuntamento, in cui abbiamo potuto raccogliere dai numerosi rappresentanti presenti da fuori Saronno il polso della situazione sulla consapevolezza dei cittadini del bacino in merito alla situazione critica del nostro ospedale. Ne è emerso un quadro allarmante, in cui i rappresentanti presenti ci hanno riferito di una generalizzata mancanza di informazione presso la cittadinanza, che si estende però anche ai rappresentanti politici, che – per loro stessa ammissione – non hanno in molti casi nemmeno visionato le slide del “Piano di rinnovo” di Regione Lombardia.
Le forniamo pertanto questa informazione, affinché ne faccia buon uso nel Suo ruolo di coordinamento dei Sindaci del bacino di utenza ospedaliero.
In attesa di incontrarLa in un clima che auspichiamo esente da toni eccessivi, possibilmente entro breve tempo data la persistente urgenza della situazione dell’ospedale cittadino e della sanità pubblica territoriale, porgiamo cordiali saluti.
Il Saronnese per l’Ospedale e la Sanità Pubblica
(foto la manifestazione del comunitato)
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Commenti
Che sbadati, continuano a sbagliare indirizzo.
Devono scrivere a:
– Regione Lombardia, Protocollo, Via Restelli n. 2, 20124 Milano oppure
– Direzione Generale Welfare Sanità, Piazza Città di Lombardia n. 1, Palazzo Lombardia – 20124 Milano, Posta elettronica certificata [email protected]
Niente forografie mentre protocollate con giornalisti a seguito stavolta?
Lettere, protocolli per beghe interne nella grande famiglia della sinistra. Soluzione effettiva? Nulla.
PARTECIPIAMO, lo slogan del silente Augusto!
Io proverei a chiedere conto anche per la fame nel mondo, la guerra in Ucraina e se avanza tempo potrebbe passare da casa a pulirmi i vetri
Airoldi, e i suoi partecipati imbarazzanti silenzi!
Sembra il fantomatico comitato Airoldi il sindaco che non esiste… La credibilità è la medesima
E io che pensavo che la sanità fosse in capi alle regioni e invece che decide sono i sindaci … Evidentemente sono ignorante nel senso che ignoro
Ah il famoso comitato Attac e ObbSaronno (così si capiscono subito e bene le intenzioni)
Per lor signori l’Ospedale chiudeva già ad Aprile, poi a Maggio, poi a metà Giugno… pare che invece sia apertissimo e con oltre 20 milioni di finanziamenti, primari assunti, medici coop ecc ecc.
Grazie a Dio quel poco che si può fare, in una regione a guida destra-centro, lo sta portando avanti il Sindaco.
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Ah si????
da dove le arrivano queste informazioni? Direttamente dal direttore generale? Quali sono i primari assunti?-
Questa volta lo avete gia’ detto che l’ospedale chiude a Luglio?
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Magari non capisco ma che poteri avrebbe un sindaco verso l’ospedale? Perché ad esempio non scrivere in regione visto che la sanità è gestita da regione Lombardia? Magari mi sbaglio ma sembra solo una scusa per attaccare politicamente la parte avversa… Perché voi siete la parte avversa, comitato con denotazione politica molto chiara .. Imbarazzanti
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Comitato con denotazione politica? Solo il Saronno non se ne accorge