Ospedale Saronno, Ballabio: “Mancanza personale è ancora fortissima criticità”
SARONNO – Daniele Ballabio delegato del sindacato Uil Fp fa il punto sulla situazione e le criticità dell’ospedale di Saronno dopo la riunione sindacale del comparto che si è tenuta lo scorso 26 luglio 2023.
Si parte dai lavori di ristrutturazione effettuati, avviati, in itinere e preventivati: “Da una prima lettura le maggiori opere in fase di conclusione o terminate sono legate ad adeguamenti dei sistemi antincendio e vari maquillage. Certamente opere utili e doverose, in particolare quelli dei sistemi di sicurezza antincendio in una struttura sanitaria che, se mai dovesse accadere un problema, avrebbe risvolti drammatici, ma sul piano dell’ammodernamento e della ristrutturazione di piani (settimo e ottavo piano padiglione verde) chiusi da anni, l’ottavo da quasi un decennio) non si vedono ripristini immediati. Siamo a meno di un semestre dalla fine del 2023, con una Direzione Generale al termine del mandato quinquennale, con i soliti 20 milioni di euro che passano gli anni, si modificano le fonti di finanziamento, ma non vengono usati per pagare i lavori perché i lavori non partono mai”.
Busto batte Saronno
C’è un po’ di amarezza: “Regione Lombardia investe oltre 400 milioni per il nuovo ospedale Busto/Gallarate, la politica interviene per non chiudere reparti in altri ospedali della Asst mentre a Saronno malgrado la mobilitazione di sindaci, comitati e politici non c’è nessuna novità concreta e tangibile”
Il personale o meglio la sua mancanza resta però il vero problema: “C’è una grave e costante carenza di medici, infermieri, tecnici sanitari (radiologia, laboratorio, fisioterapisti). Senza i sanitari non potranno mai riaprire i molti, troppi reparti chiusi, aumentare i posti letto in rianimazione, cardiologia, medicina, mantenere un pronto soccorso efficiente, senza spendere tra i 2800 e i 3000 euro al giorno per avere un solo medico gettonista. Il costo giornaliero equivalente a metà stipendio lordo mensile di un medico assunto, questo si vero pericolo per la garanzia di un sistema sanitario pubblico. Continueranno a rimanere vuoti o sotto utilizzati anche con strutture nuove e impianti di ultima generazione”.
Da quest’analisi le considerazioni di Ballabio: “La politica, i comitati si uniscano al sindacato in questa battaglia di servizio alla cittadinanza e lasci stare le stelle al merito. L’ospedale è di tutti, cittadini e lavoratori. Vogliamo un ospedale aperto e funzionante con i professionisti che servono per tenere aperto un ospedale di primo livello come servizio non per richiamare una legge. Il sindacato, dal 1998, con tutti i mezzi a disposizione, ha sempre cercato di concorrere al mantenimento o al ripristino delle condizioni, ma non basta, ci vuole sinergia, reale non di facciata, tra soggetti che prima di avanzare richieste o proposte all’ ‘azienda e alla regione comprendano le priorità”.
Ballabio ha anche alcune proposte: “Incrementare il numero dei concorsi pubblici, velocizzare le procedure concorsuali, ricercare sanitari nel territorio proponendogli prospettive di carriera, convenzionarsi con più università per reclutare specializzandi, trovare soluzioni incentivanti, garantire turnistiche di servizio accettabili, garantire ai medici che verranno utilizzati per la loro specialità, dare la concreta possibilità di attività libero professionali ai medici e ai sanitari, incrementare sensibilmente il personale infermieristico, sanitario e oss, trovare con i comuni del comprensorio soluzioni agevolate abitative, di trasporto, di permanenza nel territorio sostenibili per i sanitari che dovessero provenire da altre zone o regioni, tutti insieme potremmo trovare altre proposte concrete. Noi ci siamo come sempre, i dipendenti dell’ospedale lo sanno bene”.
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05082023
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Commenti
Se ci mette nome e cognome le rispondo, ma siccome penso già chi sia è meglio per lei che rimanga anonimo
Finalmente qualcuno dice le cose cinesi stanno!
Qualcuno diceva ” meglio tardi che mai ”
Ora si chiede di unire le forze ma ne i sindacati ne lei in quanto rappresentante si è visto quando c’erano oltre 1000 cittadini a chiedere di rilanciare l’ospedale inoltre risulterebbe che sia stato lei a rifiutare un dialogo e confronto su questo tema e parliamo di alcuni mesi fa
Se ci mette nome e cognome le rispondo, ma siccome penso già chi sia è meglio per lei che rimanga anonimo