Gmg Lisbona da Saronno: veglia notturna con il Papa riflettendo sull’amore di Dio
SARONNO – Nuova giornata del viaggio dei ragazzi degli oratori saronnesi alla Gmg la giornata mondiale della gioventù l’incontro internazionale di spiritualità e cultura dei giovani cattolici, promosso dalla Chiesa cattolica su iniziativa del papa. Quest’anno l’appuntamento è a Lisbona.
IlSaronno grazie alla collaborazione con i ragazzi saronnese e in particolare Chiara vi racconterà giorno quest’incredibile esperienza.
La giornata di oggi è stata completamente diversa da quelle vissute fin ora a Lisbona. Dopo esserci svegliati e fatta colazione, abbiamo lasciato Queijas con i nostri bagagli per recarci al campo della grazia dove alle 20.30 sarebbe arrivato il Papa. Dopo aver camminato e fatto file in attesa del lascia passare, siamo giunti nel nostro settore per l’ora di pranzo. Ci siamo sistemati stendendo le nostre cerate blu e abbiamo aspettato che arrivasse sera giocando a carte, parlando con i nostri vicini di sacco a pelo o semplicemente recuperando qualche ora di sonno. Nell’attesa siamo riusciti a incontrare anche amici che si trovavano nel nostro settore: si sono uniti a noi i giovani volontari di Saronno, don Stefano Felici e tanti altri amici della diocesi.
Ad animare la veglia si sono alternati diversi momenti: testimonianze, spettacoli di droni e ballerini. I droni hanno creato delle coreografie ma anche delle parole inerenti il tema di questa gmg in diverse lingue: alzati e seguimi. Ha preso poi la parola il Papa che ci ha salutato dicendo: “Che gioia vedervi e grazie per essere arrivati qui”. Ci ha ricordato che anche Maria ha dovuto viaggiare per vedere Elisabetta. Perché Maria si alza e va di fretta dalla cugina? Elisabetta è incinta ma anche lei lo è. Perché andare? Maria compie questo gesto non richiesto e va perché ama. Chi ama vola e corre lietamente. É questo l’amore. La gioia di Maria è doppia perché sa che porta in grembo suo figlio e anche sua cugina è incinta nonostante l’avanzata età. Invece di pensare a se stessa pensa all’altra. La gioia è missionaria. Il nostro compito dovrebbe essere portare gioia ad altri. Questa gioia che risiede in noi l’abbiamo ricevuta da altri che l’hanno preparata per noi. Tutto è stato preparato nel nostro cuore per la gioia. Genitori, sacerdoti, amici ecc sono radici della gioia nostra. Siamo stati invitati a riflettere con questa domanda: “Avete trovato dei volti e delle storie?” Questa gioia che proviene dalle radici dobbiamo donarla per essere noi stessi radici di gioia per altri. Come possiamo trasformarci in radici di gioia? La gioia non è chiusa in biblioteca o sotto chiave ma si trova da altre parti, va cercata nel dialogo con gli altri. A volte questo stanca. Quante volte ci sentiamo stanchi. Quando siamo stanchi non abbiamo voglia di fare nulla e lasciamo stare tutto. Cosa bisogna fare? Alzarsi! Colui che rimane giù, perde la speranza e si perde. Noi dobbiamo aiutarlo. L’unico momento in cui è lecito guardare qualcuno dall’alto verso il basso é per aiutarlo ad alzarsi. Nella vita per raggiungere le cose occorre allenarsi per il cammino.
Camminare con una meta, allenarsi tutti i giorni nella vita e rialzarsi se cadiamo. Nella vita niente è gratis, tutto si paga. Anzi solo una cosa è gratis: l’amore di Gesù. Non dobbiamo avere paura.
Concluso l’intervento del Papa abbiamo vissuto un momento di adorazione in cui tutta la gente qui riunita (più di un milione) é rimasta orante in silenzio. Come vuole la tradizione delle gmg, finito il momento di preghiera, prima di dormire, ci si concede qualche parola, qualche partita a carte in attesa che le luci vengano spente e un posto così tanto affollato cada nel silenzio per dare inizio a un nuovo giorno domani.
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