Saronno, la Cassazione conferma la condanna della Lega per i manifesti sui profughi chiamati clandestini
SARONNO – La notizia è riportata oggi su “il Sole 24 ore” con un articolo di Patrizia Maciocchi nella sezione norme e tributi. Con la sentenza 24686 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna della Lega Nord a risarcire le associazioni che si occupano di immigrazione per i 70 manifesti. Secondo la Cassazione c’era stato un uso improprio del termine “clandestino” nei confronti di chi esercita un diritto fondamentale chiedendo la protezione internazionale.
La vicenda è nota: i profughi avrebbero dovuto essere inseriti nel complesso di via Buozzi ex sede del liceo Gb Grassi, soluzione poi tramontata per i controlli eseguiti dal comune dai quali erano emersi dei vizi negli spazi e delle mancanze amministrativi. I cartelloni realizzati con una cubitale scritta blu su sfondo giallo chiamavano clandestini i profughi rimarcando come la città non li volesse. Una definizione quella di “clandestini” giudicata ieri reato di discriminazione e non “libera manifestazione del pensiero politico”. Contro i cartelloni le associazioni Asgi (Studi giuridici sull’Immigrazione) e Naga si erano rivolte al tribunale civile di Milano. Condannata in primo grado, la Lega aveva fatto ricorso, ma anche ieri la sua tesi è stata respinta ed è arrivata una condanna con l’obbligo a pagare i danni, le spese processuali e la pubblicazione della sentenza sul sito della Lega.
Secondo la Cassazione insomma “è fermo convincimento che un termine come quello di cui si discute “clandestini” abbia assunto concretamente, nell’utilizzo corrente un contenuto spregiativo e una valenza fortemente negativa”.
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