Saronno, Pgtu “scientifico”: dai 30 all’ora ai parcheggi. Le 10 cose da sapere
24 Novembre 2023

SARONNO – Una settantina di persone, tra cui molti esponenti del mondo politico, hanno partecipato ieri sera all’auditorium Aldo Moro alla presentazione del Piano di Governo del Territorio Urbano (Pgtu), realizzato dall’Amministrazione comunale con una società riconosciuta come “eccellenza a livello italiano”, come ha sottolineato più volte il sindaco Augusto Airoldi.
L’ITER
Il processo per arrivare alla stesura del piano è iniziato con una intensa fase di raccolta dati, seguita dalla valutazione “con metodo scientifico” delle possibili soluzioni attraverso l’applicazione di modelli matematici. Seguirà un’approvazione in giunta, quindi 60 giorni per le osservazioni e le segnalazioni e, infine, l’approvazione in consiglio comunale. “Sarà la prima volta che Saronno, l’assemblea cittadina approva un Pgtu, perché l’ultimo non è mai passato in consiglio”, ha precisato il primo cittadino.
OBIETTIVI
“Non abbiamo voluto un Pgtu ideologico ma scientifico” ha detto il sindaco Augusto Airoldi. “Certamente, abbiamo dato l’input alla società e le scelte saranno fatte in base a un’idea di città che abbiamo ben chiara ma la base e la partenza è questo metodo scientifico. Tutte le proposte e i cambiamenti sono stati analizzati e testati con modelli matematici e simulazioni”
“Il primo obiettivo – ha ripreso l’assessore Franco Casali – è la sicurezza stradale, a partire da quella degli utenti più deboli e poi vogliamo puntare su spazi di interscambio tra mobilità pesante e leggera. Non si tratta di portare il quarto di bue in spalla – chiarisce l’assessore riprendendo le dichiarazioni degli ultimi mesi – ma di usare mezzi ecologici per gli spostamenti dentro la città come avviene a Padova. Si otterrà una città migliore con meno rumore, meno camion, meno inquinamento e meno danni dalla pavimentazione.”

DATI
In una rapida sintesi “delle migliaia di pagine di dati raccolti” emerge che solo il 15% degli spostamenti sono interni alla città, mentre tra il 45% e il 50% sono quelli che si limitano ad attraversare la città (il cosiddetto traffico parassitario), e la parte restante è traffico di scambio tra la città e i comuni vicini e limitrofi. Per tutti i tipi di spostamento, l’uso dell’auto privata supera il 50%, “anche se l’uso del trasporto pubblico a Saronno è molto alto – spiegano i tecnici – soprattutto se lo si paragona a quello di città delle stesse dimensioni.” Per quanto riguarda gli orari, confermati i picchi al mattino e alla sera.
INCIDENTALITÀ
Anche qui si è partiti dall’analisi dei dati che hanno confermato come la maggior parte dei sinistri avvenga in orario diurno “non ci sono quindi criticità sul fronte dell’illuminazione”. Maglia nera, per numero e gravità degli incidenti a via Caduti della Liberazione.
NAVETTA ELETTRICA PER SARONNO SUD
Promossa la rete di trasporti pubblici, si è pensato, come unica modifica, a una navetta elettrica, con postazione di ricarica nella seconda stazione cittadina che serva anche la Cascina Colombara.
PARCHEGGI
Confermata la linea dei piano parcheggi attuali, ossia con gli stalli più lontani dal centro gratuiti senza limiti di tempo e quelli vicini a pagamento. L’obiettivo è quello di garantire una connessione con i servizi cittadini la possibilità di optare per una mobilità dolce. Si pensa anche a nodi di interscambio con servizi di car sharing e bike sharing.

LOGISTICA DELL’ULTIMO MIGLIO
L’idea è quella di avere gli hub di scambio alle porte della città in via Parini, via Don Volpi e via Ungaretti per evitare la circolazione di mezzi pesanti in centro.
PROGETTI
È stata citata la realizzazione della nuova arteria intorno al quartiere Prealpi e di come si integrerà con la rotonda al confine con Gerenzano, della riqualificazione di piazza Cadorna (integrata nel progetto di Ferrovienord) ma anche delle due proposte per piazza Unità d’Italia tra cui quella della pedonalizzazione. Si è parlato anche di scelte ad hoc per la riqualificazione delle aree dismesse dall’ex Isotta.
INTERVENTI DEI CITTADINI
Il tema che è tornato più spesso negli interventi è quella di una richiesta “di un maggior coraggio e audacia” negli interventi in programma. I cittadini partono proprio dalle parole del piano che chiarisce che le operazioni proposte “si limiteranno a non far peggiorare la situazione”. Si è parlato della necessità di interventi più risolutivi ad esempio per via Parma e della collaborazione con i comuni limitrofi.
FIAB
Con il presidente Stefano Giusto prima e con Ale Galli poi, la Fiab commenta il piano con un plauso allo studio scientifico “che garantisce finalmente dei dati” ma esprimendo amarezza per una proposta che non risolve il problema di una città “stuprata dal traffico d’attraversamento”. L’associazione chiede diverse modifiche coraggiose da un limite di velocità di 30 km/h diffuso su tutto il territorio comunale, un parcheggio d’interscambio per pendolari nella zona che doveva essere l’area feste al Matteotti, il contromano per le bici in via Legnani e un senso unico, per far rivivere via Larga e Cassina Ferrara. “Faremo una campagna di comunicazione su tutti questi temi.”
Dai tecnici prima e dal sindaco poi, la risposta: “Abbiamo studiato scelte più coraggiose,” ha concluso Airoldi, “ma non possiamo intervenire in un comparto della città se il risultato è bloccare altre parti della città”. E’ stato sottolineato anche il problema dei fondi che, ad esempio, blocca la possibilità di un intervento più risolutivo per via Parma dove ci limiterà all’allargamento di carreggiata da realizzare con i fondi di Regione Lombardia.
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Commenti
Sarà un altro cataclisma per la città, al pari di altre grandi idee di questa amministrazione