Visto da Varese: Per la luce l’ora della rivincita sul buio
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di EZIO MOTTERLE
Sarà pure un evento atteso e ripetitivo, che mantiene però a ogni latitudine il suo magico fascino. E’ arrivato dunque il solstizio d’inverno, il giorno in cui la luce torna sempre più a sopravanzare il buio, realizzando la consueta inversione semestrale di tendenza tra il dì e la notte. E’ accaduto quest’anno ieri l’altro, venerdi 22 dicembre, ore 4,27, da allora le giornate sono diventate sempre più luminose, continuerà così fino al 21 giugno, inizio dell’estate, ma in effetti, guardando il bicchiere ahimò mezzo vuoto, anche avvio della nuova rincorsa verso il buio dell’inverno. La celebrazione della luce che ritorna, cominciando dall’evento religioso, essenza del Natale, ha già vissuto anche dalle nostre parti momenti di grande festa collettiva, si pensi al successo di partecipazione per lo spettacolo luminoso dei Giardini Estensi, ma anche alla sequenza di luminarie riemerse come d’incanto tra paesi e città. Altrove nel mondo il ritorno della luce diventa cuore di eventi ancestrali intrisi di suggestione e di magia. Elementi che non mancheranno nemmeno fra qualche settimana ai tanti fuochi che saranno accesi anche nel Varesotto, nel segno di uno stop all’anno vecchio con tutti i suoi guai da bruciare nelle fiamme dei falò. Resta il fatto che la luce natalizia brilla sempre con una intensità particolare visto che squarcia il buio più buio dell’anno, quello appunto mai così lungo. Il graduale superamento dell’oscurità non può certo cancellare desideri e speranze per l’anno che presto verrà. Con una luce che finalmente superi i ritmi eterni di equinozi e solstizi, concedendo piena serenità anche fuori dalle complesse regole astronomiche. E nel continuo insistente dibattere sugli effetti delle mutazioni climatiche converrebbe forse soffermarsi un momento in più anche su eventi poco celebrati e vissuti con una sostanziale distrazione, benchè eternamente immutabili. Ben coscienti di come occorra certo allarmarsi per uno sconvolgente fenomeno atmosferico, elemento destabilizzante di un rapporto scorretto con la natura, ma anche osservare con il giusto ammirato stupore eventi come solstizio o equinozio, da sempre in arrivo con una precisione misteriosa dalle profondità intoccabili del cosmo. Può essere anche il nostro augurio per le Feste, ne riparleremo subito dopo.