Telos, Comi: “Se volete cambiare il sistema… Candidatevi!”
SARONNO – “Non voglio parlare dei contenuti della chiacchierata con i ragazzi dei centri sociale è stata una conversazione privata e non vorrei ci fossero delle strumentalizzazioni. Posso dire però quello che ho proposto e che penso io”.
Così Lara Comi al termine di una chiacchierata iniziata con la scusa di una foto ricordo in corso Italia con i ragazzi del centro sociale e diventata poi l’occasione per i confronto anche con i cittadini e i giovani.
Ma andiamo con ordine tornando a ieri pomeriggio alle 16,30 quando l’europarlamentare insieme ad alcuni esponenti di Forza Italia, il consigliere comunale di Saronno Vittorio Vennari, il responsabile enti locali Lombardia Giuseppe Anselmo e il consigliere comunale di Gerenzano Marco Franchi è arrivata al gazebo allestito dai ragazzi del gruppo “No Telos” per firmare la petizione contro l’occupazione degli appartamenti Aler al Matteotti.
In corso italia alcuni simpatizzanti hanno chiesto una foto ricordo con Comi e così è nato uno scambio di battute con i ragazzi del centro sociale che si trovavano a pochi metri dal presidio. “Ma poi questa foto la usate per giocarci a freccette” ha scherzato l’europarlamentare che ha iniziato a parlare con i ragazzi parlando della scuola elementare che avevano probabilmente frequentato insieme. Il discorso si è presto spostato sulle occupazione “Ma se vi dessimo uno spazio legale… sareste interessati?”.
Visto l’assalto dei fotografi Comi e ragazzi del centro sociale si sono appartati in piazza Volontari del sangue circondati dai carabinieri e dalla digos ma preso raggiungi da decine di cittadini. Ne è nato un confrotno a molte voci in cui si è parlato di occupazioni ed anche dei vandalismi sui muri della città.
”E’ stato un colloquio privato – ha sottolineato Comi al termine dell’incontro – per cui mi limiterò a dire quello che ho proposto io ossia un tavolo per dare uno spazio nella legalità a tutti i giovani di Saronno compresi quelli del centro sociale”.
L’europarlamentare ha affrontato anche il tema delle occupazioni: ”Se una famiglia non ha una casa e occupa un appartamento per non far dormire i figli per strada è comprensibile ma non se si occupa per lottare contro il sistema. L’unico modo per cambiare le cose a livello locale, ma non solo, è candidarsi e per questo è quello che ho suggerito ai ragazzi del Telos”.
Non manca una stoccata per l’Amministrazione:”Mi spiace che non fosse presente il sindaco Luciano Porro ma del resto ho notato che in piazza c’era l’assessore alla Sicurezza Giuseppe Nigro che ha preferito restare in un angolo con le forze dell’ordine piuttosto che avviare un confronto con i ragazzi. La cosa non dovrebbe sorprendermi visto che quella di restare ai margini e non affrontare i problemi è stata spesso una scelta di quest’Amministrazione”.
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04102014