Gilli: “Serve un rilancio economico e produttivo della città”
In tal senso, le aree dismesse potranno rappresentare una grande risorsa: “Dalla loro riqualificazione si potrà prevedere non la mera edilizia residenziale, ma un mix di funzioni differenti, con tutte le opportune cautele per la convivenza e la vivibilità – spiega Gilli – Accanto a strutture con finalità residenziale se ne possono quindi predisporre altre con scopi sociali, culturali e anche produttivi, come industrie di alta tecnologia e non inquinanti, ma anche laboratori artigianali, spazi commerciali di vicinato o di medie dimensioni, terziario e terziario avanzato e strutture ricettive per il turismo congressuale e d’affari, oltre che, appunto, incubatori per giovani imprese”.
Per dare un nuovo impulso all’economia locale sarà inoltre essenziale “il confronto e la collaborazione tra associazioni di categoria e dei consumatori, unitamente alla partecipazione costante a bandi di finanziamento regionali, statali e dell’Unione Europea”, per fare in modo che il commercio abbia un proprio tratto distintivo, “un’identità locale specifica, da diffondere anche attraverso la creazione di un marchio che ne attesti la tipicità, creando un proficuo marketing territoriale per la valorizzazione del grande centro commerciale rappresentato da tutta la città e dal centro storico in particolare, puntando all’eccellenza e alla flessibilità”.
Gilli conclude con un affettuoso augurio a tutti i lavoratori: a chi è ormai a riposo, a chi è attivo e vive le incertezze della crisi; a chi ha perso l’occupazione, ma sta lottando per riconquistare un posto; a chi si affaccia al mondo lavorativo; la voglia di fare non manca; la speranza è che il lavoro, come mezzo per l’affermazione della propria dignità e dell’esplicazione della propria personalità e professionalità, torni presto ad essere una realtà diffusa e sicura, un diritto riconosciuto, come insegna l’art. 1 della nostra Costituzione.