Protocollo Cazzaniga, Indelicato: “Dobbiamo definirlo un precursore?”
SARONNO – “In fondo Leonardo Cazzaniga ha soltanto anticipato i tempi, e dobbiamo quindi definirlo un precursore. Certo si è fatto un po’ prendere la mano allargando il settore dei suoi interventi, ma nella sostanza egli ha agito in linea con gli indirizzi che, in materia di temi etici, nella nostra Italia si vanno sempre più consolidando”.
Inizia così il forte intervento di Alfonso Indelicato, capogruppo di Fratelli d’Italia sulla vicenda delle morti sospette al pronto soccorso dell’ospedale cittadino.
“Gli elementi ci sono tutti: l’ospedale con la sua sala asettica, il medico sapiente, l’infermiera competente, gli strumenti idonei. E’ mancato il consenso del paziente (si può chiamarlo così?) ma, si sa, l’importante è cominciare, mettere le basi, porre le fondamenta. Per esempio quando il Parlamento ha approvato le unioni civili ha dovuto lasciare fuori della porta la stepchild adoption, sulla quale non vi era garanzia di raggiungere la maggioranza. Ma l’oorevole le Cirinnà ha subito dichiarato che tale radiosa conquista civile è soltanto rimandata, e che la vittoria del sì al referendum di domenica renderà l’evento più vicino.
E poi a Luana Englaro, fatta morire privandola dell’acqua e del cibo, fu chiesto il consenso? Mi sembra di ricordare di no.
L’importante è mettere le basi, dunque. E poi, un passo alla volta. Possiamo quindi dire che il Dott. Cazzaniga le ha messe, o davvero riteniamo di condannarlo nel momento in cui ci prepariamo alla prossima legge sull’eutanasia senza battere ciglio?”
02122016
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Commenti
Occorre un po’ di discernimento e di prudenza per parlare di un episodio i cui contorni non sono ancora per nulla chiari. Allo stato si sa che il dr. Cazzaniga e’ indagato per l’uso al PS di Saronno di un suo presunto protocollo da lui stesso definito “un aiuto per alleviare sofferenze inutili” e poi in concorso con la signora Taroni per l’omicidio del marito di lei che non era ne’ malato ne’ terminale. Sono fattispecie del tutto diverse. Nel primo caso il riferimento a pratiche eutanasiche lo fa lo stesso indagato e dunque le considerazioni di Indelicato mi sembrano pertinenti anche se volutamente provocatorie e un po’ forzate. Resta il fatto che – per fortuna – i disegni di legge citati prevedono tutti il consenso informato del paziente, cosa che il Cazzaniga si sarebbe ben guardato dall’ottenere.
Nessuno ha il diritto di sostituirsi a Dio… Ma cosa centra quello che lei sostiene, con dei folli che uccidono in modo volontario un uomo di 46 anni? Parlo del marito dell’ infermiera, nonché familiari e parenti? NO comment
praticamente sta dando del – fiancheggiatore degli amanti assassini – a tutti quelli che non la pensano come Lui in temi etici, ma a fare certe esternazioni strampalate ed offensive un po di vergogna questo personaggio non la prova ?
Non farnetichiamo con la cronaca nera e gli assassini!!
Lei sta cercando di strumentalizzare in maniera vergognosa quello che accaduto in Ospedale, parla di “mettere le basi” di fronte all’omicidio, mischia i diritti civili con la morte, da del fiancheggiatore della coppia assassina a chi non è delle sue idee (“…. nella sostanza Cazzaniga ha agito in linea con gli indirizzi, che in materia di temi etici, nella nostra italia si vanno sempre più consolidando”) ….. rientri nei ranghi e la pianti di far finta di essere un intellettuale …..
Fornire un commento a questo articolo diventa inutile e inopportuno in quando definire “precursore” un medico la cui etica professionale lo obbliga a curare il paziente e non a farlo morire, prescindendo dallo stato patologico in cui si trovi, è irragionevolmente scorretto. La vita è sacra per tutti e stravolgere questo concetto rosicchiando spazi divulgativi per mettere “le basi” per dissacrarla non è il percorso giusto per affrontare i temi etici che attanagliano questi pseudo precursori.
Caro Alfonso Indelicato
Francamente non la seguo. Neppure ci conosciamo e lei mi risponde che io dovrei ben sapere perché lei avrebbe potuto fare ben altro sciacallaggio?
Mi dispiace ma lei lo sciacallaggio lo fa eccome, usando le povere persone coinvolte in questa terribile vicenda solo per propagandare politicamente una sua visione, che nulla ha a che fare con la follia dei fatti, spingendosi addirittura a tirare in ballo il risultato del referendum. Dovrebbe solo guardarsi dentro e almeno a se’ stesso dire: ho sbagliato.
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Probabilmente non capisci…o non vuoi capire, è chiaramente un commento sarcastico, con del vero…mi chiedo in quanti ospedali accade ciò che è accaduto qui, a saronno.
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Edo Emeto…lei forse non sà che il Cazzaniga era in lista alle elezioni con un partito di sinistra…vede come l’ideologia c’entra! Forse è su quello che il professore Indelicato non voleva fare sciacallaggio ma avrebbe potuto farlo, eccome! Il Cazzaniga, incontrato qualche volta in pronto soccorso non sopportava chi non era comunista come lui…
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morale: se Little Tony era missino tutti i missini cantavano bene, mentre se Tony Ululato cantava male e votava a sinistra tutti i communisti cantavano male … fantastica conclusione anonimo …
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“Dobbiamo definirlo un precursore?” Spiace dirlo ma lei ha una memoria fallace dimentica che altri molti anni fa era stato definito un “protocollo” ed erano stati costruiti luoghi ove usarlo su i deboli, su chi aveva un pensiero diverso e anche e sopratutto su chi era di un altra razza .
Lei dice :
il medico ha agito in linea con gli indirizzi che, in materia di temi etici, nella nostra Italia si vanno sempre più consolidando”
questa mi sembra una scorciatoia,il cavallo di Troia, che serve per poi attaccare alcune leggi che non la trovano favorevole.
Infatti
Ecco che parla di “ unioni civili” e di “stepchild” senza evitare di fare una chiosa sul referendum , continuando con.
“E poi a Luana Englaro, fatta morire privandola dell’acqua e del cibo, fu chiesto il consenso? Mi sembra di ricordare di no”
Una frase che dimostra come una ideologia porti al disprezzo delle sofferenze altrui facendo ovvie mistificazioni che meriterebbero ben altre risposte.
Allora le ribalto la questione usando le sue parole:
“L’importante è mettere le basi, dunque. E poi, un passo alla volta. “
Questo è quello che Lei sta facendo con i suoi interventi .
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Gentile Sig. Colombo,
Lei fa riferimento, se ho capito bene, all’ideologia nazional socialista fondata sul mito della razza, e alle conseguenti misure (sterilizzazione coatta, uccisione di migliaia di disabili nell’Aktion T4, ecc. ecc.).
Ebbene quelle misure prese in Germania negli anni ’30 vanno nella stessa direzione delle leggi che oggi in Europa permettono l’eutanasia, la selezione degli ovociti e degli embrioni, gli uteri in affitto, la stepchild adoption. La logica è quella, manca solo la svastica.-
Un uomo si giudicherebbe con maggior sicurezza da quel che sogna che da quel che pensa
Victor Hugo
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Un paziente di 93 anni in buone condizioni, che ha una frattura di femore, secondo tutte le linee guida va operato entro le 48 ore, per ridurre il rischio di mortalita’. 93 anni… l’eta’ non puo’ essere una discriminante! E’ la qualita’ della vita la discriminante! Lo sa quanti pazienti di quell’eta’ entrano in ospedale con il femore rotto e magari la frattura se la sono procurata nell’orto?
E i pazienti neoplastici… quanti voglio lottare fino all’ultimo? Per stare il piu’ possibile con i propri cari, o, perche’ no, magari sperano in un miracolo? Un paziente pieno di metastasi si sa, ha una bassa aspettativa di vita, ma se non e’ agonizzante, perche’ fargli una dose di propofol 5 volte superiore a quella che si fa durante una anestesia generale, o una dose di morfina 10 volte superiore?
La storia dell’Eluana e’ una storia triste, ma ben diversa: lo stato vegetativo persistente e’ un’altra condizione… e lei quando ancora era viva e cosciente aveva espresso alla sua famiglia la non volonta’ di vivere in quelle condizioni; purtroppo per farla morire le hanno privato cibo e acqua.
Sono tutte situazioni diverse e delicate, ma in comune ci dovrebbe essere sempre il consenso della persona o della famiglia e soprattutto le condizioni.
Quando arriva “l’ora” di un paziente, l’anestesista parla coi parenti, scrive, firma e timbra in cartella e somministra dei farmaci alla dose giusta mantenendo SEMPRE la dignita’ della persona… questo e’ chiamato a fare. L’anestesista non e’ dio.
Grazie per l’attenzione, le auguro sempre un buon lavoro! Mi scuso per il “papiro”
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Concordo che in questi casi, la volontà del paziente in grado prendere decisioni è sacra e un medico non può fare di sua spontanea volontà. Comunque un femore rotto a 93 è difficile da operare, è difficile applicare delle placche su ossa tenere come il burro!
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Gentile Lc,
non mi sembra che siamo molto distanti l’uno dall’altro. Forse io alle volte mi esprimo in uno stile che non facilita la comprensione. In ogni modo, quello che ho voluto dire è che fatti come quelli di cui stiamo discorrendo nascono da una cultura nichilistica, ovvero dal non riconoscimento di valori oggettivi, fra i quali c’è quello del rispetto della vita. Su questa cultura relativista e indifferentista si innestano certamente altre dinamiche e altri percorsi umani, ma la base è quella. In parlamento giacciono oggi otto proposte di legge sull’eutanasia. L’eutanasia di Stato è dietro l’angolo. Se passa in Parlamento, Lei vedrà poi, nella prassi, quanto poco varrà il “consenso”. La saluto cordialmente.
La strumentalizzazione e’ più spregevole di quanto accaduto!
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Caro Edo Emeto,
se avessi voluto fare dello sciacallaggio su questo episodio, sarebbe stato facile, e Lei sa bene perché.
Invece ho fatto un discorso di natura generale. Ma Lei fa solo finta di non capire.