Invalido senza casa, Fagioli: “Non è saronnese, niente aiuti”. Tosi: “Il sostegno deve venire dalla famiglia”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota dell’Amministrazione comunale in merito al caso dell’invalido Luigi Marino che da due mesi vive di giorno al centro sociale della Cassina e dorme sulle panchine dell’ospedale.
In riferimento agli articoli di giornali apparsi negli ultimi giorni in cui si rendeva pubblica la situazione del signor Luigi Marino, sollecitando un aiuto da parte del Comune in termini di sostegno economico ed abitativo, si precisa che la legge prevede requisiti ben precisi per richiedere tali supporti che Marino non possiede.
Proprio nel rispetto delle leggi l’Amministrazione della Città di Saronno continuerà a garantire tutto il sostegno necessario solo a chi realmente ne ha diritto.
“Noi ci basiamo – ha spiegato il sindaco Alessandro Fagioli – su un principio molto semplice: prima i saronnesi! Con questo slogan ci siamo presentati alle elezioni e i saronnesi ci hanno dato la loro fiducia. Pur non entrando nel merito della vita personale di Marino, ci sono leggi ben precise che prevedono quali requisiti bisogna possedere per avere il diritto a un sostegno economico e abitativo ed evidentemente la persona in questione ne è privo”. “Non possiamo – ha detto ancora il sindaco – diventare la Città in cui si accolgono tutti, infatti Marino ha avuto la residenza pochi giorni fa solamente in virtù di una famigerata legge statale che prevede di concedere tale diritto pur in assenza di dimora. Una legge che considero sbagliata in quanto mette in seria difficoltà i sindaci e proprio per questo ho deciso di scrivere una lettera al Governo per chiedere di intervenire con le dovute modifiche”.
“E’ giusto inoltre ricordare – ha sottolineato il sindaco – che Marino è stato allontanato dalla Svizzera in quanto non più in possesso dei requisiti necessari e che si è presentato in Comune come non residente quindi estraneo al sottoscritto”. “In momenti economicamente difficili come l’attuale – ha detto ancora il sindaco – bisogna fare scelte precise su come e dove investire i soldi dei cittadini. La mia amministrazione ha le idee ben precise e con le tasse dei saronnesi si aiutano prima i saronnesi”.
Sul tema è intervenuto anche l’assessore agli Affari Generali e Servizi Sociali Gianangelo Tosi. “Ricordo – ha detto – che Marino ha avuto tutte le indicazioni da parte dei funzionari comunali preposti per come richiedere la residenza ed eventualmente l’abitazione pubblica. Inoltre non è stato abbandonato a se stesso in quanto è stato concesso un contributo minimo per all’acquisto di generi di prima necessità”
“Si sottolinea anche – ha proseguito l’assessore – che in materia di servizi abitativi la Legge Regionale 8 luglio 2016, n. 16 all’art. 22 afferma che per richiedere
un’abitazione pubblica è necessario essere in possesso della residenza anagrafica o aver svolto attività lavorativa in Regione Lombardia per almeno cinque anni nel
periodo immediatamente precedente la data di presentazione della domanda. Detto questo, l’amministrazione auspica che anche le famiglie di Marino possano in qualche modo venire incontro alle sue esigenze dandogli un qualche tipo di sostegno. Proprio la famiglia è considerata, dall’attuale maggioranza, come primo nucleo di sostegno sociale”.
09052018