Ripescata dal Lura… rimossa dalla mostra
E’ stata proprio la curatrice dell’evento ad informare della rimozione della due ruote con un commento su IlSaronno postato sotto l’articolo in cui Alberto Paleardi, autore del recupero della due ruote, raccontava le ultime fase del restauro e la decisione di metterla in mostra.
“la bici NON E’ PIU’ ESPOSTA in sala Nevera: chi non si pone neanche il problema di quale sia lo scopo della manifestazione che ha accettato di ospitarlo, non merita altro. Chi usa solo gli altri, non merita altro. E CHI DOCUMENTA SENZA DOCUMENTARSI NON FA GIORNALISMO. la bici non era “Ospite d’onore” perché non rappresenta quasi nulla della mostra; era stata solo ospitata su richiesta. Coloro che hanno esposto in sala Nevera hanno dato in beneficenza gli oggetti esposti per realizzare un progetto per persone disabili, diversamente della bici che era destinata alla parrocchia. Quando dai un dito….
Alberto Paleardi, che ha recuperato la bicicletta dalla Sala Nevera ha ribadito l’intenzione di dare la dueruote in beneficenza alla parrocchia ma ha preferito non commentare “l’espulsione” della due ruote dall’evento espositivo.
Ci è sembra doveroso spiegare l’accaduto e visto i contenuti del commento rispondere alla curatrice Borroni
“Abbiamo riportato l’esposizione della bicicletta sia perchè ilSaronno ha seguito l’intero iter della sua rinascita (tutto è partito proprio dalla segnazione di un nostro lettore sulla presenza di una bicicletta nel torrente) sia perchè ci è parso un bell’esempio di riciclo e riuso. Siamo perfettamente documentati sulla mostra avendo seguito due conferenze stampa del Comune ed avendo pubblicato anche il comunicato stampa diffuso dall’ufficio stampa comunale sull’evento. Io stessa sabato scorso sono passata a sbirciare all’inaugurazione incuriosita dalla peculiarità dell’evento. Proprio perchè eravamo al corrente che gli oggetti esposti alla Nevera avevano seguito un progetto ben definito e diverso da quello che aveva portato la dueruote, dall’essere un rifiuto del torrente ad essere “in mostra”, abbiamo definito la bicicletta un “ospite d’onore” perchè non era parte del progetto ma simbolo del concetto più generale di riuso e valorizzazione”