“Lavastoviglie rotte e niente pelaverdure”: la difficile situazione dei lavoratori della mensa degli ospedali di Busto e Saronno
SARONNO – “Questo è il primo presidio di questi lavoratori perchè malgrado le difficili condizioni di lavoro con cui si trovano ad operare da alcuni mesi con grande senso di responsabilità e attenzione per il proprio compito non se la sono mai sentita di lasciare scoperto il servizio ed anche oggi malgrado tutto stanno coprendo il turno”. Così Giuseppe D’Aquaro di Fisascat Cisl e Livio Muratore di Filcams Varese danno voce ai 50 lavoratori che ogni giorno preparano e servono, nelle mense o con le monoporzioni dei reparti, 600 pasti per gli ospedali di Busto e di Saronno.
Dopo un incontro in Prefettura con l’azienda che ha in appalto il servizio e l’azienda ospedaliera Asst Valle Olona ieri mattina è stato organizzato un presidio. I lavoratori raccontano delle difficoltà di lavorare con dotazioni che non hanno la necessaria manutezione e che non vengono riparate come le lavastoviglie (rotte tutte e 3 cosa che ci obbliga a lavare tutto a mano) o come la necessità di pelare patate e tutte le verdure a mano.
“C’è un disinteresse per il lavoro quotidiano di queste persone che per garantire un servizio così importante supporiscono a lacune e carenze” concludono i sindacalisti. Sul piatto che il tema degli straordinari dettati a queste problematiche “con i cedolini che arrivano talmente tardi – conclude una dipendente – cheè difficile verificare e che eventuali mancanze, anche consistenti, arrivano il mese successivo”.
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