Inizia il road show saronnese contro la Varesina bis: prima tappa Gerenzano
GERENZANO – Nella serata di giovedì 5 marzo, all’Auditorium di via Manzoni 6 a Gerenzano, si è tenuta l’assemblea pubblica promossa dal comitato no varesina bis.
Come nelle precedenti iniziative promosse dal comitato, anche a Gerenzano vi è stata una buona e attiva partecipazione popolare.
“Nella discussione – spiegano gli organizzatori – si è affrontato il tema delle grandi opere in Lombardia, argomento molto dibattuto sui mass media a causa delle numerose inchieste giudiziarie su di esse avviate. Sono stati sottolineati gli intrecci fra concessioni autostradali, consigli di amministrazione, banche e politica”. E continuano: “Si è parlato di Pedemontana e dei suoi effetti disastrosi sull’ambiente, sotto gli occhi di tutti per la parte già realizzata”.
Si è analizzato il tortuoso percorso della Varesina bis “con le sue numerose rotonde, sottolineando la sua inutilità in termini di risparmio di traffico e i suoi effetti distruttivi sulle ultime zone verdi rimaste nei nostri territori (in particolare sul Parco del Rugareto di Cislago e sul Parco dei Tre Castagni di Tradate)”.
Alla fine dell’assemblea si è dato appuntamento alla prossima assemblea pubblica che si terrà nel mese di aprile a Uboldo. “Paese che, oltre a subire pesantemente l’impatto per l’attraversamento della varesina bis, raccoglie nelle sue cave la terra di scavo della Pedemontana. Elemento che è motivo di forte preoccupazione nella popolazione locale per i rischi di varia natura che l’attività di movimento terra genera”.
E’ continuata la raccolta di firme per fermare la Varesina bis.
(foto archivio)
06032015
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Commenti
è sempre difficile, secondo me, decidere dove sta la scelta migliore in questi casi… forse nel mezzo come in tutte le cose.
Certo è che se un percorso alternativo come dice Lorenzo (sicuramente più informato di noi), si può salvare il parco perché non farlo?!?
Forse il percorso originario “infastidiva” gli interessi di qualcuno? mah
Rischio di andare controcorrente, ma se con la varesina bis mi vietano il traffico pesante su via IV Novembre a Uboldo o via Clerici a Gerenzano, allora sono anche contento di avere meno rospi smeraldini …..
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Se le piace credere alle favole è libero di farlo, ma sappia che via Clerici e via Iv novembre ricadono in due strate stali, la varesina ovvero la 533 e la bustese, ovvero la 527. Non si tratta di semplici strade comunali, quindi non vedo come possano chiuderle al traffico pesante.
Il rospo smeraldino sta per scomparire, non ne restano molti… ed è quindi doveroso tutelarlo, come le tante altre forme animali e vegetali, che si devono tutelare quando si accetta di instaurare un parco naturale. E’ inutile e ipocrita fare un parco naturale e poi scegliere varianti peggiorative per fare una strada. Torno a ripetere anche ammettendo che sono favorevole alla strada, non capisco perché si continua a ignorare che il percorso originale NON distruggeva il bosco del Rugareto, gli passava esternamente, riprendeva alcuni tratti di strada già presente. Perché si vuole a tutti i costi utilizzare una variante peggiorativa? Perché?
A proposito, poi non si lamenti delle zanzare,,,-
mi sa che via Clerici e’ gia’ declassata a Comunale (locale), mentre IV Novembre e’ ancora statale, con declassamento previsto a Comunale (locale) con apertura percorso alternativo di Varesina bis (gia’ inserito in PGT 2009)…..
Ovviamente la mia era una provocazione, possiamo discutere sulle “varianti”, ma a volte scelte impopolari occorre comunque farle.-
Errata Corrige – IV Novembre e’ Provinciale.
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Complimenti per le ennesime risposte che tendono a generalizzare.
Ad Anonimo sarei curioso di chiedere a cosa le serve davvero la varesina Bis? Oggi per raggiungere la zona di Varese e provincia ha a disposizione tre autostrade (quindi strade a scorrimento veloce), tra cui la neonata Pedemontana), più le statali e un’ampia varietà di provinciali? Ha solo l’imbarazzo della scelta, tra l’altro le hanno appena completato il primo pezzo di pedemontana, quindi niente semafori o rotonde, può andarci dritto.
La Varesina Bis è il classico esempio di ipocrisia di chi il territorio dovrebbe gestirlo e di questa ingordigia che ci porta continuamente a credere di poter fare strade su strade perché ogni volta servono e sono necessarie.
Per bb, non generalizzi, quando ci sono in ballo milioni di euro di soldi pubblici è opportuno riflettere sull’importanza di come spenderli valutando l’insieme dei fattori. Ebbene ad oggi, Varesina Bis è non un doppio ma un triplo doppione, visto tra l’altro la neonata Pedemontana. Bisogna poi considerare ben altri aspetti, quali sono le principali emergenze che abbiamo oggi? La provincia non ha praticamente più soldi per nulla, eppure abbiamo un gran bisogno di migliorare l’offerta dei servizi sanitari, abbiamo un grandissimo bisogno di investire di più nelle forze dell’ordine (non mi venga a dire che la situazione così com’è va bene), ma poi c’è solo l’imbarazzo della scelta, dalle scuole (non ci sono soldi per cose banali come la carta per le fotocopie o le pulizie) alla ricerca che rappresenta il nostro futuro! Non si capisce perché intestardisi nel volere a tutti i costi una strada che costerà tantissimo, mi ricorda un po’ la vicenda del famoso parcheggio al Sacro Monte di Varese, perché lo si vuole a tutti i costi?
Per non parlare poi dell’ipocrisia di chi il giorno prima approva un Parco locale di interesse sovracomunale, come il Bosco del Rugareto, per bb, se non lo sa vada a vedere cosa significa PLIS e quindi parco naturale, e il giorno sceglie delle varianti persino peggiori del tracciato originale distruggendo una bella fetta proprio di quel bosco che prima era stato lodato per le sue valenze naturalistiche. Perché quindi scegliere le varianti peggiori? Perché non tornare al tracciato originale al massimo? Perché?
Di fondo c’è sempre una grande ignoranza, visto che lei stesso parla di sterpaglie, ignorando completamente che cos’è un ambiente come il parco del Rugareto, dove si trovano anfibi sempre più rari e protetti, come la rana di Lataste, il rospo smeraldino, vivono mammiferi e uccelli in gran abbonandaza. Ma certo per voi sono sempre sterpaglie, sterpaglie che però sono diventate PLIS e quindi ci si è assuto il dovere di proteggerle.
Infine, una riflessione. Siamo una delle zone più inquinate ormai a livello europeo per la qualità dell’aria. Distruggere boschi per fare nuove strade non migliorerà certo la situazione, creare nuove strade crea nuovo traffico e va a peggiorare ultimamente le cose. L’inquinamento dell’aria viene bellamente ignorato solo perché i suoi effetti sono cronici e quindi non palesi, ma non per questo sono da sottostimare e i numeri sono drammatici nei confronti di patologie strettamente connesse. Quindi come vede non è dire un no a tutto, ma è dire sì con equilibrio e cercare di spendere le risorse anche dove servirebbe spenderle. Hanno appena concluso pedemontana (con un costo assurdo) e devono fare un’altra strada? E allora a cosa serve pedemontana? Impariamo a conoscere le cose e a capire che nel territorio bisogna anche viverci, non solo noi ma anche le generazioni future.
Sarei curioso di sapere chi è contrario alle piste ciclabili… mah…
va di moda dire NO a tutto. No Varesinabis, No Tav, No Pedemontana, No Polo fieristico, NO Expo, NO Ikea, No Esselunga, NO rotonde, NO semafori, NO spartitraffico, NO piste ciclabili… spesso con analisi superficiali e campanilistiche senza senso.
Tutti a salvaguardare l’orticello dove piantare quattro patate e le sterpaglie piene d’immondizia spacciandole per “cuore verde” di che cosa…
Chi firma a sostegno dell’opera? Sarà utile! Fondo il comitato Sì Varesina bis! Avrò ragione come 7 anni fa quando contro corrente sostenevo la realizzazione del sistema di rotonde all’uscita A8 di Saronno