Ex Seminario “troppo caro” i fuorisede snobbano il bando
SARONNO – Studenti e lavoratori fuori sede snobbano, verosimilmente a causa dei prezzi troppo elevati, il bando per l’assegnazione dei mini alloggi dell’ex Seminario tanto che il Comune ha scritto all’Aler per chiedere di abbassare i prezzi e attivarsi con la Regione per cambiare la destinazione mettendo i 48 spazi a disposizione di giovani coppie, mamme e papà single e anche giovani con un reddito a caccia della propria autonomia.
Ma andiamo con ordine: nel 2008, dopo 8 anni di abbandono, l’allora amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Pierluigi Gilli aveva deciso di trasformare la foresteria dell’ex Seminario, dietro al palazzo dell’Insubria, in un residence per fuorisede, dagli studenti ai lavoratori pensando soprattutto ad infermieri e rappresentanti delle forze dell’ordine. Il Comune di Saronno aveva ceduto ad Aler il diritto di superficie per 75 anni, in modo da permettere all’ente di ristrutturare interamente l’edificio, operazione da 3,7 milioni di euro. Con la riqualificazione sono stati creati 48 mini alloggi con 75 posti letto: sono bilocali con uno o due posti letto.
Al bando per accedere alla graduatoria, scaduto a metà dicembre, non ha risposto nessuno. Per partecipare era necessario risiedere almeno a 30 chilometri da Saronno ma probabilmente a scoraggiare sono stati i prezzi 600 euro per la doppia e 450 per la singola:”La somma richiesta è in linea con quelle del mercato se non persino più alta – rimarca l’assessore ai Servizi Sociali Valeria Valioni – è comprensibile che non ci sia la fila pr occupare gli alloggi”.
In ogni caso l’Amministrazione ha già pronta una soluzione alternativa:”Ovviamente non ci interessa chi vive a 30 chilometri dalla città ma le esigenze dei saronnesi. Abbiamo scritto ad Aler chiedendo di abbassare i prezzi e di sollecitare la Regione a togliere i vincoli di destinazione. C’è una tale emergenza abitativa in città che non sarebbe giusto lasciare una proprietà pubblica inutilizzata”. L’idea dell’Amministrazione sarebbe quella di destinare la struttura a giovani coppie, ragazzi a caccia di una propria autonomia con una fonte di reddito, anche minima, ma anche papà single o mamme con bambini. “Il progetto ha incontrato un certo interesse da parte di Aler ma ovviamente dobbiamo attendere una presa di posizione ufficiale della Regione”.
Sara Giudici