La saronnese Comi “bacchetta” il francese Daul su Monti
16 Gennaio 2013

SARONNO – L’europarlamentare saronnese Lara Comi “bacchetta” il capogruppo europeo del Partito popolare.
“Le dichiarazioni di Daul sono molto pesanti e soprattutto contraddittorie. E’ inutile che egli continui a dire che non vuole intromettersi nella campagna elettorale italiana per poi uscirsene con affermazioni tipo quella di oggi secondo cui il candidato del Ppe non è Berlusconi ma Monti” fa notare Comi. Che così prosegue:”Monti in Italia tifa per un minestrone di candidati alcuni dei quali appartengono alla famiglia del Pse, ragion per cui Daul sostiene un illogico politico. Cosi facendo intorbida le acque e prova a confondere gli elettori. Farebbe bene ad ascoltarsi: non intervenga nella campagna elettorale italiana che ha un unico candidato che fa riferimento al Ppe e che si chiama Silvio Berlusconi“.
Lo afferma l’europarlamentare e co-coordinatore dei giovani del Ppe, Lara Comi, che è anche vice-coordinatore lombardo del Pdl, a seguito delle dichiarazioni rilasciate oggi dal capogruppo del Partito popolare europeo, il francese Joseph Daul, a margine di una conferenza stampa tenuta a Strasburgo, nella quale ha affermato che il candidato del Ppe è Mario Monti.
15/01/13
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Commenti
Per rimanere in terra di Francia, oserei dire che Lara Comi è un po’ la “Giovanna d’Arco” del PDL.
Al di là della sua grazia femminile si nasconde una combattente.
Mi permetto di confessare un episodio, accaduto qualche anno fa, che già denotava il suo carattere deciso; confidando che anche all’interessata possa far piacere.
All’epoca Lara Comi era portavoce del Coordinatore Cittadino di Forza Italia e, in tale veste, rilasciò un’intervista alla stampa.
Un noto e prestigioso esponente cittadino, editore di un diffuso settimanale e anche leader politico, le mosse però una critica assai dura.
Il coordinatore di FI di allora (che era abituato a fare da parafulmine), si preoccupò e preparò una replica difensiva.
Non ci fu nemmeno bisogno di mostrarlo a Lara, poichè all’incontro per stabilire la linea da intraprendere, la futura Eurparlamentare arrivò con un comunicato stampa già pronto e molto tagliente.
Oggi per questioni di prtocollo diplomatico veste spesso in tailleur, ma le si addicerebbe maggiormente un’armatura, con tanto di scudo ma sopratutto con una spada affilata che è sempre pronta ad impugnare ogni qual volta viene lesa la maestà di “Re Silvio”.
Al di là di questo episodio, da europeista degasperiano convinto, direi che il PPE avrebbe urgenza di ritrovare una forte identità e una strategia che porti l’Europa e l’Occidente fuori da questa impasse.
Berlusconi e Monti hanno entrambi grandi pregi e talenti. Diversi ma complementari.
La funzione di un partito è quello di creare le sinergie per sfruttare le qualità e affievolire i contrasti.
Dire “questo si, quello no” vuol dire dividere e questo porta alla sconfitta.
Quel coordinatore saronnese di FI già all’epoca diceva che in un gruppo nessuno è utile ma tutti sono indispensabili !
E i numeri lo dimostrarono.
Se anche il PPE avesse un segretario così….
Carlo A. Mazzola
P.S. Una precisazione: quel coordinatore cittadino di FI era (ed è) un vanesio peggio di Narciso.