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SARONNO – “La nuova proposta del governo emersa al Tavolo tecnico del Ministero, coordinato dal sottosegretario Baretta, ovvero dividere l’area commerciale, “sdemanializzandola” per concederne la vendita (con diritto di opzione per gli attuali concessionari), e lasciare demaniale la parte di spiaggia con il relativo affidamento in evidenza, è indubbiamente migliore delle precedenti avanzate. Ma è opportuno che il governo venga direttamente, e presto, a Bruxelles, e incontri la Commissione Ue in modo da definire insieme tutte le soluzioni possibili avendo come priorità la tutela del lavoro dei balneari e dei diritti degli operatori che hanno lavorato bene. Il 2015 è alle porte e si è già perso fin troppo tempo. Certamente, è la mia idea, la migliore soluzione possibile sarebbe quella di una deroga alla direttiva Bolkestein, ma siamo tutti consapevoli della difficoltà di ottenere un risultato percorrendo questa strada”.

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Lo afferma l’europarlamentare del Pdl, la saronnese Lara Comi, che a Bruxelles ha appena incontrato una delegazione delle imprenditrici balneari radunate nell’associazione Donnedamare provenienti da Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo e Lazio. La delegazione ha anche assistito ai lavori parlamentari delle commissioni Mercato interno e protezione dei consumatori e Ricerca, industria ed energia per vedere direttamente il lavoro che viene svolto al Parlamento.

“I balneari – spiega Comi – rappresentano un settore tipico dell’Italia, costituito per lo più da Pmi, che va difeso. Io continuerò a battermi per i loro diritti. Tanto più che il peso della componente femminile nella conduzione di queste aziende è rilevante: su 28 mila imprese balneari il 30 per cento è a titolarità donna. Difenderle significa pertanto tutelare sia le piccole e medie aziende, che costituiscono l’ossatura del sistema economico del nostro Paese e della Ue, sia il lavoro femminile autonomo che va incentivato come è negli obiettivi dell’Unione europea”.

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4 Commenti

  1. Ce ne fossero di parlamentari come Comi, sempre fra la gente e sempre pronta a dare risposte concrete ai bisogni delle categoria . Grazie

  2. Difendere il nostro Made in Italy (quel che resta ) è prioritario . Ci sono, purtroppo i grossi marchi le grandi firme che boicottono il made in Italy a tutti i livelli avendo le produzioni all’estero e portando solo in Italia l’attaccatura dei bottonie la relativa etichettatura -MADE IN ITALY-Ben concorde a tutelare le nostre PMI che sono l’ossatura della nostra economia

  3. congratulazione all’on Comi per la battaglia vinta in UE a favore del nostro Made IN

  4. Perfettamente d’accordo con la tutela delle nostre piccole imprese balaneri .
    Per quanto riguarda le spiagge delle isole ad es Lampedusa sono contario al processo in atto di “riminizzazione” selvaggia a partire dal dato incontrovertivibile che l’isola non possiede spiagge chilometriche.
    Bisogna difendere le piccole spiagge libere di Lampedusa anche per difendere l’identità dell’isola isola e il suo futuro economico, perché la privatizzazione delle poche e piccole spiagge presenti non è coerente con il modello di turismo sostenibile che invece si dovrebbe attuare in un ambiente insulare così importante e vulnerabile, proprio al fine di perseguire uno sviluppo economico veramente duraturo.

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