Fatture false per ottenere contributi dall’Unione Europea: arrestati
L’attività dei finanzieri ha consentito di accertare, infatti, come questi innovativi macchinari industriali non siano mai esistiti, e che proprio attraverso la presentazione delle fatture false che attestavano il loro acquisto, mai avvenuto in quanto i macchinari in oggetto non sono stati neppure prodotti dalla società saronnese, i truffatori richiedevano alla Regione Sardegna i corposi contributi pubblici, destinati alle finalità di supportare le imprese operanti in settori produttivi in territori disagiati.
A fronte delle fatture false emesse, il corrispettivo pagato, attraverso una serie di ulteriori passaggi tra società create ad hoc e riconducibili ai responsabili, rientravano nelle disponibilità delle stesse Società, salvo una parte che rimaneva nelle tasche del saronnese quale compenso per le fatture false.
L’analitico esame di tutti i flussi finanziari condotta dai militari ha permesso di bloccare la seconda “tranche” dei finanziamenti, “salvando”, quindi, circa 2,5 milioni di euro che non erano ancora stati erogati, di trarre in arresto i tre organizzatori della truffa aggravata, e, su ordine della Procura, procedere al sequestro di beni di proprietà degli stessi per un valore analogo ai contributi già illegittimamente ricevuti.
17102013