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SARONNO – Un Tweet per i Marò prigionieri in India: la saronnese Lara Comi, europarlamentare e coordinatrice provinciale del Pdl, ha lanciato l’iniziativa tramite Twitter, chiedendo a tutti di inviare oggi, lunedì 4, un tweet pro Marò alle 21. Segno di solidarietà verso i militari da lungo bloccati nel Paese asiatico e per sollecitare le istituzione a risolvere l’impasse.
Iniziative di solidarietà per i Marò si era svolte in città in passato, in particolare da parte del gruppo di Campo base; e di Onda italiana.
041113
Ci sono , ci sono : eccellente inziativa
ma ci faccia il piacere ….
MOLTO MOLTO BENE,COMI
Una “storm tweet” per chiedere la liberazione dei due marò pugliesi del battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, va avanti ancora oggi e si dilaga a macchia d’olio .
Ha partecipato anche ilpresidente della Repubblica «Inviamo ai nostri marò, la cui odissea ancora continua lontano dall’Italia, il piu’ affettuoso saluto e l’assicurazione che non cessiamo di operare tenacemente per riportarli a casa»
Occorre la capacità di non dimenticare ma di lavorare con sempre più forza e determinazione affinchè sia raggiunta l’unica soluzione possibile, il loro ritorno a casa con onore.
da Repubblica.it
“India, svolta nel caso dei marò: ci sarà interrogatorio in videoconferenza
Importante svolta nella vicenda giudiziaria dei 2 marò italiani detenuti in India con l’accusa di aver ucciso 2 pescatori in Kerala. Il ministero degli Interni indiano ha dato il via libera a un interrogatorio in videoconferenza degli altri 4 marò italiani che erano imbarcati sulla “Enrica Lexie” il 14 febbraio 2012. Con Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sulla petroliera c’erano Renato Voglino, Massimo Andronico, Antonio Fontana e Alessandro Conte. La polizia indiana si collegherà con Roma, dove i 4 militari formalmente verranno interrogati dalla polizia giudiziaria italiana a cui gli indiani faranno le loro domande……..
Fino a pochi giorni in India fa il ministero degli Interni era totalmente contrario alla richiesta di un interrogatorio in videoconferenza o per rogatoria, come proponeva l’inviato speciale italiano Staffan De Mistura. Questo perché il ministro degli Esteri dell’epoca, Giulio Terzi, si era impegnato formalmente a far rientrare in India i 4 marò rimasti sulla nave se i giudici indiani avessero voluto interrogarli. Lo stesso direttore generale della Nia, Sharad Kumar, secondo la stampa indiana era contrario a una forma di “cessione di sovranità” da parte della sua polizia.”
GRANDE INIZIATIVA!!!
I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone giurano di aver sparato in acqua per fermare una sospetta imbarcazione pirata. Gli indiani li accusano fin dal primo giorno di avere ucciso due innocenti pescatori. Sul Tg5 Capuozzo ha mostrato nuovi indizi, che dimostrano le incongruenze, se non peggio, della ricostruzione indiana. Dopo 500 giorni il governo ha partorito sul caso marò un topolino!!!!
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Lodevole iniziativa che pero’ non serve a nulla.
Solo quando la Comunita’ Europea sapra’ mostrare i muscoli come potenza economica e militare unita, allora l’India abbassera’ la cresta, altrimenti come piccola Italia ci deridono.
Ma gli interessi economici prevalgono su tutto, purtroppo.
OTTIMA INIZIATIVA CHE HA AVUTO E CONTINUA AD AVERE SICCESSO E UN’ECO INTERNAZIONE . E’ una questione italiana con il gov indiano ..L’UE può fare una pressione ma nulla più
E’ una cosa che possono fare tutti. Pensavo che un deputato parlamentare potesse usare strumenti diversi e più importanti di un semplice tweet inviato comodamente da una poltrona. IProssima mossa? Accendere un cero alla madonna. Avanti così che si risolvono i problemi.
Stessa cosa per tweet in favore degli attivisti di GreenPeace arrestati in Russia. Tanto l’Italia rispetto a India e Russia conta come il due di picche, proprio a causa dei nostri politici.
E’ stato una Tweet-storm molto significativo in sintonia con il parlamento italiano rappresentato da Elio Vito presidente commissione giustizia : basta leggere i giornali .
E’ un cosa che possono fare tutti ma come mai non l’hai fatta l’uno di quel tutti ?
Un’iniziativa davvero importante a fianco di quelle del parlamento italiano ed europeo , utile affinchè si mantengano i riflettori accesi anche da parte dell’opinione pubblica …che pare assonnata .
Quindi trovo che usare anche i social sia un’ottima iniziativa …tanto che subito dopo l’India ha dato l’Ok per una teleconferenza .
Ho proprio paura che hai ragione.
Se si tratta solo una questione italiana con il governo indiano, qualunque sia il governo italiano, i due Maro’ sono spacciati!
Spero per loro che la Nato e la UE facciano qualcosa di concreto, visto che lavoravano per tutti perche’ erano in servizio per la sicurezza delle acque internazionali.
ottimo …eccellente proposta che coinvolege noi, migliaia e migliaia di CITTADINI anche e non solo italiani .Ottimo davvero.
L’India, col suo miliardo e passa di abitanti, si vanta in ogni occasione, a cominciare dai suoi interventi al Palazzo di Vetro, sede newyorkese dell’ONU, di essere la più grande democrazia del mondo. Questo non basta dirlo, ma va dimostrato ponendo in atto fatti e comportamenti oggettivi che avallino questa
Se i due fucilieri del San Marco si trovavano a bordo della Lexie, la colpa è indirettamente anche delle autorità indiane, che non riescono a tenere i mari intorno alla loro penisola liberi dalla minaccia dei pirati, per cui gli armatori che operano in quelle acque devono provvedere in proprio..
E’stato definitivamente accertato dalle due parti che l’episodio è avvenuto in acque internazionali. Ora l’India, essendo un Paese membro delle Nazioni Unite, all’atto del suo ingresso nella Società delle Nazioni ha sottoscritto documenti in cui si impegna a rispettare tutta una serie di norme internazionali, tra le quali quelle incluse nel Diritto di Navigazione.
Queste prevedono che la giurisdizione su fatti accaduti in acque internazionali sia del Paese di registrazione della nave, l’ITALIA in questo caso.
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Per cui quello degli indiani si configura come un sequestro indebito ed arbitrario sia della, un vero e proprio sopruso che l’ITALIA non può accettare supinamente come pare stia facendo il governo .La cosa va DENUNCIATA per quello che è, un gravissimo attacco alla sovranità del nostro Paese, un atto di guerra perchè coinvolge due militari italiani La più intollerabile è la copertura che le autorità indiane stanno offrendo al peschereccio indiano.- non è che i pirati se ne vadano in giro issando la bandiera nera con teschio e tibie, ma si mimetizzano per fare il loro “lavoro.. Ora, si è mai visto un “peschereccio” armeggiare all’ombra della poppa di una grande nave come quella italiana per svolgere proficue attività di pesca?
Non basta un tweet (anzi un tweet-storm, mi scuso con i super-tecnologici fan della Comi), ci vogliono prese di posizione forti da parte dell’Italia e della UE.
Mettere in piedi per terra sarebbe utile : il tweet-storm , utilizzato anche dal Presidente della Repubblica è paralllelo a molte altre azioni che fanno o hanno fatto o faranno i governi .E’ molto utile per ricordare a chi in Italia o oltre oceano ha la memoria corta che noi cittadini non molleremo mai e saremo sempre a fianco dei marò finchè non ritorneranno a casa .Chi non l’ha utilizzato evidentemente la questione non è di suo interesse .
ne ha parlato il Presidente della Repubblica, il sindaco Porro NO perché aspetta il giudizio della giustizia indiana
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