Sgarbi al Santuario: “Saronno può essere meta turistica colta e raffinata”
SARONNO – Ieri in serata Vittorio Sgarbi, uno dei critici d’arte più famosi d’Italia, ha visitato il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno. Il critico dopo aver visitato la mostra “Bernardino Luini e i suoi figli” a Palazzo Reale ha voluto ripercorrere
alcune delle tappe salienti degli itinerari proposti dalla mostra. Dopo aver visitato quindi la Villa Pelucca a Cinisello Balsamo e la chiesa di San Vittore a Meda è giunto verso le 19 al Santuario accolto dal curatore dell’archivio storico del Santuario Giuseppe Colombo appositamente incaricato dal Prevosto Mons Armando Cattaneo.
Sgarbi si è lungamente soffermato sul ciclo di affreschi di Luini definendolo “il più bell’esempio di raffigurazione religiosa rinascimentale in Lombardia” e sul Concerto degli Angeli di Gaudenzio Ferrari “qualcosa di unico al mondo che avete il dovere di valorizzare adeguatamente”. In sagrestia si è intrattenuto sulla grande pala del Procaccini “un pezzo di valore assoluto – secondo Sgarbi – che merita di essere goduto dalla popolazione” e infine ha osservato lungamente le statue lignee delle Sibille e dei Profeti sui cui “bisognerebbe fare assolutamente una mostra prima di ricollocarle sulla cupola”.
Sgarbi, entusiasta e vulcanico come sempre, ha sostenuto che Saronno ha le potenzialità per tornare ad essere luogo di turismo colto e raffinato come lo fu ai primi dell’800 e fino alle porte della rivoluzione industriale. Quanto alla “Dama con l’Ermellino”, il famoso dipinto di Leonardo che raffigura la feudataria di Saronno Cecilia Gallerani, non si è espresso sulle possibilità di averlo in Italia l’anno prossimo ma ha aggiunto “se riuscite a portarlo a Saronno sarò il primo a comprare il biglietto!”.
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30052014