Don Desio chiede gli arresti domiciliari
SARONNO – Entro metà settimana arriverà la risposta del gip Rossella Materia alla richiesta di attenuazione della misura cautelare a carico di don Giovanni Desio, il sacerdote d’origine saronnese che è accusato di sostituzione di persona, adescamento e atti sessuali con minori. Proprio per questi reati è stato arrestato dalla polizia di stato lo scorso 7 aprile nella canonica di Casalborsetti a Ravenna dove si stava preparando a celebrare un matrimonio.
Secondo le prime indiscrezioni la struttura indicata dall’avvocato del religioso come luogo per i suoi domiciliari sarebbe una clinica ospedaliera gestita da personale religioso in provincia di Perugia. Una realtà con minimi contatti con l’esterno. A dirigere la struttura sarebbe un
sacerdote psicologo e psicoterapeuta che con un team di esperti garantirebbe al religioso una costante assistenza.
Dopo l’arresto e una decina di giorni in cella a Ravenna, ora don Desio si trova in una cella del carcere di Forli, una struttura dedicata a persone a cui cui sono state mosse le stesse accuse di cui deve rispondere il religioso. In questi mesi ha ricevuto le visite della sorella e dell’avvocato Battista Cavassi che l’ha descritto come abbattuto ma fiducioso.
I guai del religioso erano iniziati nel mese di febbraio quando la sua auto era finita in un canale: tre parrocchiani l’avevano salvato ma i riflettori della stampa di erano accesi sull’episodio a causa dell’elevato tasso alcolemico fatto registrare dal religioso. Proprio per rispondere ad una delle tante accuse arrivate a suo carico sul web il religioso avrebbe, secondo l’accusa, usato il profilo di un 14enne.
Il commento aveva insospettito il padre del minorenne che si è rivolto alle forze dell’ordine. Da lì è partita l’indagine che ha portato al sequestro del pc e dei telefoni del religioso e al suo arresto. La notizia aveva suscitato molto scalpore anche a Saronno dove don Giovanni Desio ha vissuto a lungo prima di diventare sacerdote e dove sono rimasti molti dei suoi amici più cari. Anche per questo erano arrivate forti prese di posizioni.
16062014
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Commenti
perfettamente d’accordo con Vanni Mazzoni.
perfettamente d’accordo con Titti…NON ESISTE “assistenza” solo carcere e buttiamo la chiave !!
non dimentichiamo le motivazioni dell’arresto: persona senza freni inibitori…. ; non è possibile che dopo due soli mesi di carcere possa essere di nuovo in grado di delinquere. Non ha “toccato”di sfuggita una ragazza, ha continuato per mesi a corrompere ragazzini, spesso completamente ubriaco e vantandosene (l’acqua è per i malati…). Non merita la minima clemenza, provate a chiedere in paese (casalborsetti)
Chi è senza peccato scagli la prima pietra…..
Certo, il reato commesso è molto grave,ma forse la salute mentale del don in questione non è delle migliori, e quindi se così fosse è giusto che sia curato e assistito.
Una struttura dove un team garantirebbe una costante assistenza? ?????? Siamo fuori dal mondo……sentiamo i ragazzi e relativi genitori se sono d’accordo….esistono ancora le prigioni di Silvio Pellico??
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Brava Titti, pienamente d’accordo con Te, non esiste un comportamento del genere chiedilo ai ragazzi interessati e ai loro genitori !!
non è abituato alla clausura
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bravo!! “clausura” con il BMW X5 ??? per favore…dillo a Papa Francesco che ha scelto di viaggiare in R4 !!!!! ..altro che clemenza !!