Centro commerciale contro servizi sulla Varesina: a Caronno il Tar dà ragione al Comune
“La Giunta Bonfanti – si legge in una nota dell’ente locale – aveva infatti scelto di ridestinare l’area a terziario ricettivo e servizi (anche in vista di Expo), rendendo più sostenibile una possibile edificazione su quest’area che invece era precedentemente stata destinata dalle altre Amministrazioni a una ennesima struttura di vendita di grandi dimensioni e sicuramente di grande impatto”.
Prosegue il comunicato del Comune
Per spiegare la complessa situazione occorre fare un breve passo indietro. A febbraio 2012 durante il percorso di validazione del Piano di governo del territorio approvato dall’Amministrazione Borghi la Provincia aveva riscontrato la mancanza di documenti essenziali relativi alla “Valutazione ambientale strategica”, parte integrante dello strumento urbanistico.
L’attuale Amministrazione ha quindi dovuto, dapprima annullare in autotutela la procedura precedente, per poi riattivare l’iter al fine di sanare tali mancanze, procedendo altresì ad una revisione parziale dello strumento urbanistico. Il lavoro svolto dalla Giunta in carica, coordinato dall’assessore all’Urbanistica, Ilaria Nava (foto), non ha certo avuto finalità punitive nei confronti di una o dell’altra parte, ma semplicemente quello duplice di eliminare una irregolarità tecnica della procedura “ereditata” e quello più generale e sicuramente più importante, del miglioramento della compatibilità ambientale e della riduzione del consumo di suolo. Aspetto, quest’ultimo, sempre di maggior attualità, precedendo addirittura la recente normativa regionale in materia che ha visto la luce alla fine dello scorso anno.I giudici amministrativi nelle articolate motivazioni della sentenza hanno riconosciuto sia la correttezza formale della procedura adottata dal Comune che ha portato, nel febbraio dell’anno 2014, alla definitiva approvazione del nuovo Pgt, sia quelle più specifiche legate proprio all’area oggetto di controversia. Assume particolare motivo di soddisfazione il positivo riconoscimento di scelte, a volte non facili e in “controtendenza” di modificare una impostazione data ad un ambito di trasformazione, soprattutto per ciò che riguarda le destinazioni insediabili – commerciali in luogo di altre sicuramente meno impattanti – al fine di migliorare i molteplici interessi pubblici coinvolti. Interessi che vanno dalla tutela delle aree agricole esistenti, inserendo nell’ambito in questione idonee aree di compensazione ambientale, alla tutela della sicurezza e salute degli abitanti e fruitori dell’ambito stesso, ampliando cautelativamente le fasce di rispetto nei confronti di importanti insediamenti industriali pre-esistenti fino alla attenta valutazione degli effetti indotti sulla già congestionata rete viabilistica esistente per effetto dell’insediamento di ulteriori strutture commerciali.
16052015