Papà Fagioli: “E’ cresciuto a pane e Lega: Alessandro saprà cambiare Saronno”
SARONNO – E’ sempre in prima linea agli eventi saronnesi ma in questo campagna elettorale ha lasciato spazio al figlio Alessandro tranne quando c’erano gli ospiti della Lega “perchè i veri militanti sono sempre pronti e presenti”.
Classe 1946, diplomato all’Itis Riva e ora pensionato, Elio Fagioli è stato scelto da Salvini come prototipo del “militante ignoto” il vero leghista quello che ha sempre il fazzoletto verde nel taschino, che legge la Padania e che non perde un gazebo o una festa.
Che effetto fa avere in famiglia il primo candidato sindaco che ha portato la Lega ad essere il primo partito di Saronno?
“Beh sicuramente è una grande soddisfazione. Del resto buon sangue non mente. A casa siamo tutti leghisti a partire da mia moglie. Anche se è quella che si vede meno è la più sfegatata. Credo che si possa dire che in casa si mangia pane e Lega Nord”.
Come hai saputo della candidatura di Alessandro?
“E’ arrivato a casa una sera e ne abbiamo parlato tutti insieme. Siamo subito stati al suo fianco. Già dalla campagna elettorale abbiamo visto che è davvero un gran impegno. E’ quasi sempre al telefono ma noi siamo lì pronti ad aiutarlo”
Spesso ti abbiamo visto pedalare sulla sua bicicletta padana con la maglietta Fagioli sindaco…
“Eh si faccio l’uomo sandwich (dice ridendo). Sono un sostenitore della Lega ma la corsa elettorale è ovviamente tutta di Alessandro io continuo a fare il militante ignoto”
Su quali doti potrà contare Alessandro per guidare Saronno?
“E’ leghista e questo è già un bel punto di partenza (ride). Alessandro è molto bravo ad ascoltare anche per la sua campagna elettorale è partito da questo. Ha ascoltato i saronnesi scegliendo così le priorità del programma. E’ partito dalla piazza e dai gazebo da vero leghista”
Quanto c’è di Alessandro in questa campagna?
“Tantissimo! Basta pensare allo slogan #cambiamusica. Da piccoli lui e Raffaele (fratello di Alessandro il candidato consigliere record di preferenze) ascoltavano e suonavano continuamente. Soprattutto i Queen. Per sentire la televisione ero costretto a chiedere un attimo di tregua. Del resto è quello che dobbiamo fare anche ora con i nipoti (i tre figli di Raffaele) anche loro fan dei Queen e appassionatissimi di musica”.
Com’è essere il papà del candidato sindaco?
“I commenti e gli incoraggiamenti non mancano. L’altra sera ad una festa della Lega (Elio è un vero recordman di presenze ndr) Bossi mi ha strappato una risata dicendo che il bel risultato di Alessandro hanno contribuito anche le tante ragazze che io ho conquistato in gioventù”.
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10062015