Malavita in stazione: chi è il “Re Scorpione”
L’uomo era appena rientrato nella città degli amaretti, dove gravita da almeno tre anni, dopo un breve soggiorno nella riviera romagnola. Al momento dell’arresto passeggiava tranquillo e rilassato in centro e certo non si aspettava di essere riconosciuto da un militare fuori servizio.
A tradirlo è stato il suo tatuaggio: quello scorpione sul collo diventato anche il suo simbolo, il modo con cui gli irregolari lo identificano. Del resto lo conoscono davvero tutti: in Italia dal 2009 il tunisino, irregolare senza fissa dimora ed occupazione, è il punto di riferimento per chi vive di espedienti nella zona della stazione.
Non a caso è stato la “mente” dietro alla rapina messa a segno a febbraio ai danni di una coppia di coniugi milanesi e di quella realizzata nel sottopassaggio a carico di un 40enne saronnese. Lo straniero, abile nell’organizzare e reclutare complici, è anche pronto a “sporcarsi” le mani come quando ha lanciato i sassi al marito che lo inseguiva per cercare di recuperare la borsa della moglie o quando ha svagliato da solo il negozio di abbigliamento in corso Italia nella zona del Molino Canti.
E’ stato lui ha sfondare la porta con alcuni sassi, che nel pomeriggio aveva lasciato nella fioriera, e ad mettere a soqquadro il negozio portando via alcuni capi di abbigliamento e 4 mila euro in contanti. Del resto il suo “curriculum” parla chiaro: negli ultimi sei anni si è reso responsabile di spaccio di droga, furti, rapine, ricettazione e persino atti osceni.
25082015