Duecento saronnesi per il Lura: Pedemontana assente, Regione farà controlli
SARONNO – Sono oltre 200 i saronnesi che questa sera hanno partecipato alla serata organizzata da Legambiente per affrontare i problemi del Lura, dalle secche alla piene. Tra il pubblico molti amministratori il sindaco di Caronno Pertusella Loris Bonfanti, l’assessore all’Ambiente di Saronno Gianpietro Guaglianone presente con il numero uno della protezione civile Aldo Terrieri e i consiglieri del Pd Francesco Licata e Nicola Gilardoni e quello di Tu@Saronno Franco Casali. Non sono mancati gli ex assessori saronnesi Roberto Barin (Ambiente) e Giuseppe Campilongo (Urbanistica) e tanti esponenti della politica saronnese da Sel a M5S fino ad Attac.
La serata si è aperta con l’intervento di Francesco Brunetti di Legambiente che ha parlato dei problemi dell’estate, dalle secche e dalle piene. Dopo un excursus sul Lura ha affrontato il tema del cantiere a monte di Saronno di Pedemontana, possibile causa delle secche, e quel del canale di gronda di Pedemontana che realizzato prima delle vasche di laminazione potrebbe essere la causa delle piene.
Paolo Baccolo della direzione generale territorio, urbanistica e difesa del suolo di Regione Lombardia ha spiegato: “Non sappiamo con precisione cosa sia successo anche se spiace per la fauna morta e anche la preoccupazione che la secca e le successive piene hanno provocato in città. Come Regione il nostro obiettivo è la sicurezza delle persone e del territorio. Cosa di può fare? Garantire che tutti gli interventi vengano realizzati con tempi e modi previsti nelle autorizzazioni. Vigilare e approfondire le ragioni dei problemi che vi hanno colpito. Se sono risolvibili saremo in prima linea per farlo”.
A tirare le fila della serata Damiano Di Simine di Legambiente: “Malgrado gli interventi e le domande non si è ancora chiarito il giallo dello schizofrenico comportamento del Lura anche se è evidente che ci sono dei problemi che vanno affrontati. Per quanto riguarda la lunga secca estiva, da giugno a settembre, è evidente che è successo qualcosa e che è successo mentre le ruspe erano al lavoro”. Anche per quanto riguarda le piene la posizione di Legambiente è molto chiara: “Il punto focale è che lo scarico del canale di gronda è stato realizzato prima delle vasche di laminazione. E’ una cosa potenzionalmente molto grave che porta con sè gravi rischi per la collettività”. Da queste considerazioni la richiesta, fatta anche dal pubblico agli enti locali, di “predisporre piani emergenza perchè c’è aumentato rischio e la popolazione dei essere informata sulle criticità ed anche sui comportamenti del pubblico”.
Tante domande ed interventi del pubblico da quelle più pratiche a quelle più tecniche. Da Regione Lombardia è arrivata una risposta positiva alle richieste di controllo nel cantiere di Pedemontana a monte di Saronno per la quale Legambiente ha lamentato un’assenza di dati da parte dell’osservazione ambientale di Pedemontana.
“Siamo sicuramente soddisfatti della presenza del pubblico – conclude Paolo Sala delegato di Legambiente Saronno che ha fatto gli onori di casa – ma molto rammaricati dall’assenza di Pedemontana. Ci ha amareggiato l’indisponibilità a fare il punto della situazione e a fornire informazioni”. Da parte sua l’Amministrazione comunale con l’assessore Guaglianone ha rimarcato l’intenzione di proseguire, come fatto nel periodo estivo “con il monitoraggio del torrente pronti ad intervenire in caso di necessità”.
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08102015
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Commenti
Serata interessante ed informativa anche se inconcludente. Protezione Civile ora sta a voi prepararvi e prepararci al peggio. Poi se dovesse capitare l’esondazione partiranno le Class Action per i risarcimenti contro i responsabili.
Caro Yurinet, ci sono andati e come.. gli organizzatori della serata. Tu, invece, sei stato tranquillamente a casa, come sempre
Il Sindaco assente farà notizia quano si presenterà ad un evento….
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Ma c’é GIP con la camicia della domenica, ovviamente solo della domenica mattina perché al pomeriggio indossa la casacca dell’FBC…
Omnipresente ! bravissimo!!!!
Se la natura nel corso dei secoli ha dettato le “sue regole” un motivo ci sarà. L’uomo non può continuare a far finta di non vedere i segnali che la stessa puntualmente ci lancia, attraverso esondazioni calamità etc…. Altrimenti la strada è segnata:m si va verso l’auto distribuzione!
Bene mi fa piacere ci fosse tanta gente! Ma il sindaco c’era? Sarebbe stato un bel segnale…ma non si puo’ pretendere tanto…
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Fagioli é stanco, non puó fare due cose in una giornata…
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Lei sa che non potrebbe commentare, vero?
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Chissà come mai mancava Pedemontana…
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..perché è stata accusata (in modalità #diconondico) della portata del Lura scarsa (eh, usavano le autobotti per portarla a Milano) e perché qualche spiritoso ha pensato bene di fare un blitz all’interno del cantiere senza autorizzazione. Fossi stato io il capocantiere usavo i caterpillar, altro che andare alla riunione
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Sarà anche stato spiritoso intanto ha potuto verificare quello che è successo. Ma chissà perché tutto deve essere innominabile, mah.
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non spiritoso: Illegale. Entrare in un cantiere è illegale e passibile di denuncia. Cosa avrebbe dimostrato entrando nel cantiere?? nulla, in quel periodo c’era pochissima acqua anche a monte. In un cantiere privato sarebbero stati presi per le orecchie e gentilmente messi alla porta.
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Quando la secca è iniziata l’acqua a monte c’era eccome. Si dev’essere alterato uno strato impermeabile del fondo e l’acqua percola in profondità anziché scorrere. Semplice fisica. Se lo strato è più permeabile, l’acqua chiaramente arrivando con una portata inferiore tende a percolare negli strati inferiori, piuttosto che scorrere. Chiaramente finché la portata è limitata il fenomeno è più evidente, da qui la secca che inizia dove il torrente incontra lo strato permeabile, quando invece l’acqua prima c’era. Chiaramente la siccità successiva ha esacerbato la situazione. Anziché continuare con questa situazione si poteva intervenire subito… ecco cosa mi lascia molti dubbi. Di casi simili nei torrenti se ne son visti tante volte in Italia, sono delicati e ogni operazione in alveo va studiata con attenzione. In natura, nulla si crea e nulla si distrugge 😉
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Serata e dibattito interessanti.
Tolti gli addetti ai lavori, ancora una volta i saronnesi hanno preferito altre attività.
La sala ha capienza di circa 200 posti: non c’erano più di cento persone, comunque un bel risultato!
Tanti sindaci, assessori, dirigenti, rappresentati, presidenti, delegati…, ma “non si è ancora chiarito il giallo dello schizofrenico (con una “z”) comportamento del Lura”.
Automatica la perplessità sull’utilità di tale profusione di enti ed uffici.
E, immagino, nessuno dei signori interventi si sia ancora armato di scarpe da camminata o mountain-bike ed abbia ripercorso, in salita, il letto del Lura per visionare di persona. C’è tanto di bellissima pista ciclabile.
bravo gip! Camicia bianca d’ordinanza