Ciocchina, Licata: “Niente inno e fascia? Allora si rinunci anche allo stipendio”
“Niente fascia tricolore e niente inno, perchè? Perchè non è obbligatorio per legge? Forse… o forse no! La fascia ha un valore simbolico tutt’altro che marginale, significa che il Primo cittadino in quel momento rappresenta la città, tutta la città, rappresenta lo Stato. Cantare l’inno significa riconoscersi in una comunità che condivide dei valori e che si sente unita.
Ora, non cantare l’inno o non indossare la fascia sottointende disconoscere tutto ciò e francamente il fastidio verso i colori della bandiera, non semplice pezzo di stoffa ma simbolo di unità ed uguaglianza, e verso l’inno nazionale non possono essere mal celati dietro un “non è obbligatorio per legge”. Probabilmente se sei della “Lega Nord Lega lombarda per l’indipendenza della Padania (regione che non esiste se non nella mente di qualcuno)” della Nazione, della sua Unità, della Fratellanza di un popolo non te ne importa sostanzialmente nulla e sarebbe opportuno dichiararlo apertamente invece di continuare ad accampare scuse puerili. Sarebbe più coerente! Come sarebbe coerente, a questo punto, anche rinunciare al proprio stipendio che lo Stato Italiano, sulla cui costituzione hai giurato, puntalmente ti corrisponde il 27 di ogni mese perchè tu contribuisca allo sforzo per renderlo migliore e più moderno, per onorarlo e rispettarlo; ciò dovrebbe essere fatto anche da tutti coloro che in maniera più o meno esplicita concordano con la tua visione delle cose, anche stando zitti e non prendendo una posizione, perchè il silenzio è complice!
Per quanto mi riguarda il pensiero di abbandonare una cerimonia ufficiale quando tutto questo accade mi ha sfiorato, ma poi prevale il senso dell’istituzione ed il rispetto della mia città che anche io rappresento. Non me ne devo andare io, no di certo!”.
27102015