Altri due Daspo per i tifosi del Dal Pozzo
SARONNO – Ancora due Daspo per i tifosi del Dal Pozzo, la società calcistica che milita nel gradino più basso del calcio italiano, la Terza categoria.
Dopo l’arresto di un sostenitore a Rescaldina per avere aggredito un carabiniere, e gli undici Daspo (il provvedimento che viene l’ingresso agli eventi sportivi) disposti dalla questura di Como per le gare giocate sul territorio di competenza dal Dal Pozzo; adesso giunge una nuova doccia gelata per i supporter (numerosissimi) del club gialloverde. Sono loro stessi, tramite Masnada Dal Pozzo che è l’organizzazione dei tifosi, a darne notizia:”Ci risiamo. A distanza di pochi mesi dalla stretta repressiva subita ad ottobre siamo costretti a fare i conti con altre diffide, emesse questa volta dalla questura di Varese. Due tifosi nelle ultime ore hanno ricevuto la notifica di avvio procedimento per il Daspo, facente riferimento alla partita del 13 dicembre in quel di Marnate”. Era finita 3-3 e come sempre al seguito del Dal Pozzo c’erano oltre cento sostenitori.
“Le accuse mosse si riferiscono all’uso di materiale pirotecnico all’interno del centro sportivo – scrive Masnada – Visti i reati contestati, davvero di poco conto, ci sembra più interessante soffermarci il motivo dietro a questa campagna repressiva che, evidentemente, non accenna a fermarsi. La nostra realtà nasce dai tifosi e vive grazie ai tifosi, linfa vitale di tutto quel che sino ad oggi è stato fatto. È quindi facile capire come attaccare costantemente il nostro gruppo voglia dire attaccare alla base la nostra società sportiva. Una realtà che nel nostro territorio è una novità assoluta, ma che, ciò nonostante, sta riusciendo a portare avanti con successo i propri obiettivi: il coinvolgimento del territorio aumenta di giornata in giornata, le presenze alle partite non accennano minimamente a diminuire, e infine anche dal punto di vista sportivo ci stiamo togliendo delle grandi soddisfazioni”. La squadra è appena entrata in zona playoff.
“Sorge il dubbio che il calcio “popolare”, quello fatto di passione, di pochi soldi ma di tanta voglia di fare, di stare insieme, di condivisione, di orizzontalità sia un esempio fastidioso da portare avanti, e che vivere una partita dell’ultima categoria esistente della Figc come fosse ogni volta una finale di Champion’s League sia un problema per chi ci vuole assopiti e annoiati dalle nostre vite – dicono gli ultras – Ovunque andiamo portiamo entusiasmo e goliardia, ma anche sportività e rispetto verso gli avversari tanto da conquistarci, spesso e volentieri, gli applausi sinceri dei giocatori e dei dirigenti delle squadre contro cui giochiamo. Siamo determinati a proseguire il nostro percorso in direzione ostinata e contraria nell’attesa di poter riabbracciare in gradinata i nostri diffidati”.
06022016