8 marzo, Dress it: corpo femminile martoriato su Palazzo Visconti
Sul cancello laterale di palazzo Visconti (dove qualche settimana fa c’era l’aquilone di Carnevale) sono state ricreate, usando che i teli rosa che avevano censurato i graffiti in corso Italia la primavera scorsa, diverse parti del corpo femminile. Dal cuore alla bocca, dalla vagina alla pancia tutte le componenti sono state rappresentate infilzate da ferri da maglia: “Gli aghi della lana sono stati strumento e simbolo di aborto clandestino – spiegano le organizzatrici – chiediamo la applicazione della legge 194/78 e usiamoli come strumenti di amore! Solo il cervello e le mani possono renderci libere!”. Ed effettivamente questi elementi sono protagonisti della parte alta dell’installazione.
07032016