Lettera aperta ai profughi: “Ti accogliamo volentieri ma tu rispetta le nostre regole”
Ciao. Non sappiamo ancora come ti chiami e non sappiamo da dove vieni. Ma alcune cose le sappiamo di te.
Sei un uomo stanco. Vieni da lontano, hai viaggiato tanto. Siediti con noi. Riposati. Sapevamo che arrivavi e abbiamo preparato un letto, una casa.
Hai sete, hai fame. Siediti con noi, bevi, mangia. Abbiamo preparato un tavolo e una cucina.
Hai bisogno di lavarti e di cambiarti. Qui abbiamo delle docce e un guardaroba con abiti e scarpe.
Hai lasciato le tue cose e il tuo ambiente. Questo ambiente è molto diverso dal tuo, ma c’è posto anche per te, qui con noi.
Scappi dalla fame e dalla guerra. Qui trovi un po’ di pace e ti puoi preparare per il tuo futuro. C’è una scuola, faremo carte e documenti e faremo anche sport.
Qui avrai tempo anche per aiutare noi. Ci serve il tuo aiuto. Ci organizzeremo.
Forse hai visto morire qualcuno che ami. Qui puoi pregare e noi preghiamo con te.
Hai vissuto il distacco dalle persone più care. Da qui potrai richiamarle, risentirle.
Forse hai tante cose da raccontare. Raccontale a noi, ti ascoltiamo.
Benvenuto!
Ora vogliamo dirti perché ti accogliamo volentieri. Perché sei una persona umana. Ogni persona ha la sua dignità. A noi basta questo!
Ma molti di noi hanno dei motivi in più: ti diciamo “Benvenuto nella nostra città” perché siamo cristiani. Il nostro maestro è Gesù e proprio lui ci insegna così: “Ero forestiero e mi avete ospitato”. E a chi lo fa dice: “Venite, Benedetti dal Padre mio”.
E Gesù insegna anche “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me”.
Gesù ci insegna a chiamarti “fratello” e a trattarti come un fratello. Non è facile. Lo sai anche tu.
Naturalmente tu sai che noi abbiamo le nostre regole, le leggi dello Stato, i regolamenti del Comune, le nostre tradizioni religiose e anche le nostre buone abitudini: ti chiediamo di impararle bene e sei tenuto a rispettarle.
Anche noi abbiamo il desiderio di conoscervi, di imparare da voi tante cose buone. Voi potete dare tanto bene a Saronno e alle città vicine. Nessuno è così povero da non avere niente da dare a un altro!
La Bibbia dice: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, poiché il Signore, Dio, è un Dio misericordioso, non ti abbandonerà (Es 34 Dt 4). Il profeta Maometto dice: “A Dio appartengono i nomi più belli: invocatelo con quelli”. (Corano, VII: 180). Il primo dei 99 nomi è IL MISERICORDIOSO. L’ultimo dei 99 nomi è IL PAZIENTE.
E’ molto bello. Cominciamo da qui.
I cristiani del Saronnese
(foto archivio)