Asilo Regina Margherita, i genitori: “Ci serve il sostegno del comune”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo il testo letto dai delegati del Comitato genitori dell’asilo Regina Margherita in consiglio comunale per chiedere all’Amministrazione “un sostegno congruo per garantire il servizio della materna”.
Parlo a nome del Comitato genitori dell’asilo Regina Margherita, scuola materna paritaria attiva dal secolo scorso, l’unica materna del popoloso quartiere di Cassina Ferrara.Questo mio intervento segue l’incontro avuto da noi genitori con il Sindaco il 12 gennaio per portare alla luce la situazione problematica della nostra materna e chiedere un sostegno congruo dal Comune.
La scuola materna è oggi in difficoltà economiche a causa dei ripetuti tagli dei contributi comunali. Contributi comunali previsti dalla convenzione con il Comune, stabilita con delibera del 2003 in cui il Comune si impegnava a sostenere la materna con finanziamenti congrui. Oggi il disavanzo di bilancio impone all’istituto scolastico Regina Margherita un inevitabile aumento delle rette, già molto alte e che in un non lontano futuro, perdurando questa situazione, possa portare alla chiusura di questo istituto,una perdita di un servizio molto prezioso per gli abitanti del quartiere di Cassina Ferrara.
Chiediamo pertanto che venga ripristinato il contributo comunale annuo nell’importo di 130 mila euro nel piano triennale del bilancio. Ricordiamo che un congruo contributo su base triennale erano stati promessi dal sindaco nella riunione del 12 gennaio.
Noi genitori siamo dunque qui a chiedere al Comune di salvare la scuola materna del quartiere di Cassina Ferrara: solo adeguati finanziamenti possono scongiurare una fine annunciata, dannosa per i genitori, per i bambini e anche per le casse del Comune che si ritroverebbe a dover raddoppiare i costi pro-capite degli oltre 100 bambini presenti in questo istituto.
Vi ringrazio a nome di tutti i genitori per la vostra attenzione e per l’interesse che porgerete alla nostra causa.
Qui la risposta del vicesindaco Pier Angela Vanzulli.
[gallery type=”rectangular” ids=”86012,86011,86009″]
22042016
Lascia un commento
Commenti
Forse conviene che i Soci Benefattori, costruttori privati e parrocchia donino la struttura privata ma costruita su terreno comunale, al comune in modo che l’amministrazione possa razionalizzare alunni e maestre in un contesto sovraquartieristico. Pensiamo al bene delle famiglie della Cassina e non ad interessi di bottega.
si legge: scuola autonoma e paritaria.
non mi risulta che le Orsoline o Sant’Agnese ricevano contributi dal comune, ma potrei ignorare e quindi sbagliarmi 😉
Ricevono contributo dallo Stato Italiano (come tutti i diplomifici privati superiori) e, avendo al loro interno una Chiesa, non pagano le tasse.Questo è tutto regolare. La cosa buffa (!) che per essere esentati dalle tasse nelle scuole pubbliche è necessario presentare dei documenti ufficiali e il limite è molto basso, nei diplomifici privati è necessaria una autocertificazione e il limite è di € 50.000., grazie al sig R.Formigoni.
la risposta del vicesindaco non c’è
Teatro bis?!?!
Anche io chiedo un contributo per il mio bar, ci sono tanti genitori che ne usufruiscono prima e dopo la scuola.
Siccome il comune NON é in grado di fornire il servizio, allora incarica privati a farlo al posto suo, quindi é giusto che ci sia un contributo adeguato da parte del comune.
Lo stesso vale per il trasporto urbano: il comune giustamente non compera BUS e non assume autisti, ma paga il servizio alla STIE.
Il suo bar non é un servizio essenziale, ci vuole una licenza per esercitare l’attività e lei ha scelto di fare quell’attività richiedendo la licenza al comune.
Fino a quando le rette saranno suddivise per isee, le materne come i nidi sono destinate a fallire, troppa disparità, ci vuole una retta uguale per tutti che faccia quadrare i conti. Cittadino che paga oltre 500 euro di nido e poi vede gli extracumunitari che per lo stesso servizio ne paga 50…. Inutile chiedere i soldi al comune, va riformato il modo di pagare
Ci sono anche fior di lavoratori autonomi che hanno isee da fame e BMW a gogò e pagano il minimo….