Profughi, Silighini: “Prefetto, non costringere il nostro sindaco a dimettersi!”
Così Luciano Silighini Garagnani del movimento “L’Italia che verrà”.
Sono stato lieto di sentire il sindaco leghista Fagioli ricordare che il 14 giugno quando i saronnesi lo hanno eletto, hanno dato una chiara indicazione sulla politica che la Giunta doveva seguire. Indicazione a mio avviso già disillusa dopo la cena nel centro islamico, diventata in tutto e per tutto ormai una moschea; dopo la creazione dello “staff del sindaco” e alcune nomine.
Ma sui profughi Fagioli finalmente mette in gioco totalmente il suo ruolo di sindaco, perché sottolineando il mandato ricevuto dagli elettori a questo punto non deve e non può deluderli, pena il tradimento dello stesso mandato ricevuto. E quindi se i profughi alla fine arrivassero su spinta di prefetto e prevosto, Fagioli dovrebbe inevitabilmente dimettersi il giorno stesso. Il prefetto chiede ulteriormente di individuare un posto sul territorio dove sistemare questi 32 africani arrivati clandestinamente in Italia e insiste sulla struttura dell’ex liceo di via Buozzi. Fagioli se cede ora da l’impressione che banchetti e dichiarazioni fossero solo specchietti per le allodole. A Saronno non possono e non devono arrivare. Abbiamo un campo zingari, una moschea abusiva, centri sociali in ogni angolo, orde di delinquenti africani per le strade che spacciano, direi che altri problemi non devono giungere. I profughi vadano altrove ed al contrario si dia un’accellerata per risolvere i problemi esistenti qui per i nostri cittadini disoccupati, per le nostre e i nostri donne che cercano solo una città tranquilla. Fagioli, se cedi hai il dovere morale e politico di toglierti la fascia tricolore, che tra l’altro manco metti. Se resisterai e non tradirai gli elettori avrai il mio braccio al tuo fianco per supportarti in ogni modo per contrastare questa invasione che non vogliamo.
28042016