Profughi, Attac vs Lega “capolavoro di disinformazione”
Inizia così la replica di Attac Saronno, pubblicata anche sulla pagina Facebook del gruppo in merito alle parole del segretario cittadino della Lega Nord sull’arrivo dei profughi a Saronno.
Quasi parola per parola gli attivisti contestano le parole del consigliere comunale Davide Borghi, ecco il testo integrale.
“1. Borghi parla di “associazioni e partiti politici che in tempi di crisi perseguono il business dell’accoglienza”. Gentilmente, può fare qualche nome? O teme querele per calunnia?
2. Borghi afferma che “il governo Renzi ha allocato alla sola provincia di Varese l’8,16% del totale dei migranti, pari a oltre 1240 ragazzi”: il totale di cosa? Di tutti i migranti che arrivano in Italia? Borghi dimentica (?) di scrivere “della Lombardia”, perché di questo stiamo parlando. E lascia intendere…
3. “altro che famiglie che scappano dalla guerra, […] sono tutti maschi”: se Borghi conoscesse le cose di cui parla, saprebbe che da 25 anni a questa parte le famiglie costituiscono una percentuale bassissima del totale dei rifugiati presenti in Italia, compresi i recenti arrivi di siriani: i dati sono noti, basta cercarli. Dov’è la notizia nel fatto che siano quasi tutti maschi, allora?
4. Ed ecco la lezione di diritto: “non stiamo accogliendo profughi ma immigrati economici” (il grassetto è dell’articolo), perché solo al 30% di costoro “viene riconosciuto lo status di ‘profugo’ (cioè proveniente da un paese in guerra)”. Ringraziamo il fine giurista Borghi, ma precisiamo che si deve parlare di status di rifugiato, che indica provenienza non solo da una guerra, ma anche e soprattutto da una discriminazione, vera o temuta, per diversi motivi. Basta leggere la Convenzione di Ginevra, da cui trae origine il diritto d’asilo: è molto chiara e usa termini precisi: lo “status di profugo” cui Borghi si riferisce non esiste!
5. “gli altri sono normali flussi migratori in cerca di lavoro”: normali? Perché Borghi non spiega ai suoi concittadini che l’ingresso regolare per lavoro in Italia è da 14 anni sostanzialmente impossibile a causa di una legge sull’immigrazione restrittiva su questo versante che si chiama “Bossi-Fini” (Legge 189/2002)? Sa Borghi che dall’anno scorso sono di più i “migranti economici” che se ne vanno dal nostro paese di quanti ne arrivino in Italia? E questo capita anche e soprattutto a causa della legge.
6. E ancora: “accogliere i clandestini”, parlando dei richiedenti asilo. Sa Borghi che costoro hanno un permesso di soggiorno che rende regolare la loro presenza sul nostro territorio sin dal momento in cui fanno domanda di protezione internazionale? Perché allora li chiama “clandestini”? Sa Borghi di rivestire un ruolo pubblico, per cui è sua responsabilità informare precisamente i cittadini-elettori?
7. La frase finale è la vera “ciliegina sulla torta”: secondo Borghi i rifugiati scappano dai loro paesi non per guerre e persecuzioni, ma perché sanno che qui li attende l’accoglienza! Siamo, con ogni evidenza, alla mistificazione della realtà. Che affido alle parole del consigliere leghista, testualmente citate e ovviamente in grassetto: “Per quanto ci riguarda le politiche della falsa accoglienza hanno solo l’effetto di alimentare false speranze, spingendo persone ad intraprendere un viaggio rischioso attraverso la acque del Mediterraneo, che molte volte portano alla morte”. Quella morte che, in caso di sopravvivenza alla traversata, le cannonate avrebbero comunque garantito, come ebbe a dire il grande capo della Lega Nord, Umberto Boss. Cittadini saronnesi, aprite gli occhi: ecco chi vi governa oggi!
(foto archivio)
03052016