Sospesa la festa del Sos Uboldo. Il sindaco: “Riflettiamo”
La notizia della sospensione della festa mi rattrista un po’ perchè la Sos e la sua festa sono qualcosa di unico in Uboldo e per questo fatico a comprendere come qualcuno possa anche solo aver minimamente pensato a qualche frizione tra la mia Amministrazione e la Sos.
La sospensione della festa, tuttavia, ci obbliga a qualche riflessione allargando lo sguardo su questa decisione. Soprattutto sulla parola “volontario”. Sta sempre più prevalendo l’idea che un mio amico chiama “il volontariato della 10 euro”. Che è un’idea davvero povera e meschina di definirsi volontari. L’Italia si regge da anni su questo sistema di volontariato che ha davvero risolto tanti problemi alla Pubblica amministrazione. Guai se non ci fosse. La nostra Sos è un chiaro esempio di questa cosa. Avere sempre meno volontari o meno risorse significherà in futuro perdere tante belle realtà nelle nostre comunità (non parlo solo di Uboldo). E questo è un peccato, perchè riscoprire la gioia e la fatica del volontariato è qualcosa di molto bello.
Vedo tanti ragazzi che crescono con l’ansia dei soldi, arrivando davvero per pochi spicci a scegliere se fare o non fare qualcosa. Riflettiamoci davvero. E’ necessario ritornare a un volontariato bello, pulito, vero. Anche in tanti nostri ambienti esistono fenomeni di questo genere e io personalmente, finchè sarò Sindaco, mi batterò affinchè queste cose vengano alla luce o almeno si abbia l’onestà intellettuale di dire e scrivere che quelli non sono volontari (la qual cosa non è negativa, ma almeno che si dica.).
Forza e coraggio alla nostra Sos, continuiamo a sostenerla e cerchiamo di impegnarci al suo interno se troviamo del tempo perchè questa è una perla della nostra comunità. A tutti i (veri!) volontari, avanti così!
Lorenzo Guzzetti
09072016