Dopo l’ex Cemsa Fagioli sigilla anche l’ex Parma e l’ex Isotta
E’ la seconda volta nel giro di poche settimane che il primo cittadino interviene su questo fronte. L’obbligo di chiusura in modo stabile gli ingressi e il perimento delle ex zone industriali inutilizzate si estende dunque dopo l’ex Cemsa, l’area che si affaccia su via Varese e via Ferrari, anche all’ex Parma, di via Marconi e all’ex Isotta Fraschini di via Milano.
Il problema delle aree dismesse è noto in città. Da tempo gli ex capannoni industriali sono usati come ricovero notturno da senza fissa dimora e come zona franca per lo spaccio e la ricettazione come dimostrano i mezzi e le parti meccaniche ritrovate recentemente dalla polizia locale nel corso di alcuni sopralluoghi.
Nelle ultime settimane ad accendere i riflettori sul problema anche uno scippo di cui è stato spettatore lo stesso Alessandro Fagioli a fine settembre. “Dai sopralluoghi che la polizia locale ha effettuato nell’ex Cemsa prima e poi nelle altre aree dismesse – spiega Fagioli – ed è apparso evidente, dai rifiuti e dai sentieri nella vegetazione incolta, come queste zone vengano utilizzate come rifugio per attività illecite”. Da qui la decisione dell’Amministrazione di passare all’azione: “Siamo subito intervenuti sull’ex Cemsa, che al momento è sotto il controllo del curatore fallimentare a cui abbiamo fatto pervenire l’ordinanza per una più efficace chiusura di tutti gli accessi e il perimetro. E ora abbiamo esteso lo stesso provvedimento all’ex Isotta Fraschini e all’ex Parma sperando che le barriere fisiche siano sufficienti a rallentare “l’uso illecito” di questi spazi”.
27102016