Senza corteo i Telos bloccano Saronno. Ma la città va avanti
SARONNO – E’ stata una domenica tesa per la città degli amaretti: Saronno si è risvegliata coperta di scritte e letteralmente blindata da mezzi e uomini della polizia di Stato.
Gli attivisti del centro sociale hanno, come annunciato dato vita ad un’intensa tre giorni “contro le frontiere”. Un’occupazione, un presidio davanti alla posta di via Varese, uno nel comasco e una manifestazione (il corteo diventato presidio) che hanno blindato l’intera Saronno.
I saronnesi hanno però dimostrato di saper gestire la situazione: in mattinata i commercianti hanno ripulito le vetrine a tempi di record (qualcuno ha anche imbiancato i muri sporcati) e nel pomeriggio si sono tenuti senza problemi o intoppi tutti gli eventi natalizi. Dal corteo del presepe vivente ai gazebi politici: da quello di Domà nunch in piazza Aviatori d’Italia a quello della Lega Nord e Fratelli d’Italia provocatoriamente collocato proprio in piazza San Francesco.
Irremovibili sulle loro posizione anche gli anarchici: come annunciato sono arrivati intorno alle 15 dallo stabile occupato di via Stampa Soncino. Passando davanti al gazebo leghista, dove era presente il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli, non hanno lesinato cori e insulti.
Poi si sono posizionati in piazza Cadorna e lì sono rimasti per l’intero pomeriggio. Hanno fatto cori, letto comunicati, srotolato striscioni e hanno rinunciato al corteo “perchè non parliamo con la polizia”. Gli uomini della celere, presenti con almeno 6 blindati, avevano infatti circondato i manifestanti, complessivamente un centinaio. “Ce ne andremo alle 17” hanno annunciato. E così è stato visto che riavvolti gli striscioni si sono dispersi in piccoli gruppi.
Saronno ha dimostrato di avere due volti: quello della protesta della contestazione che ha mobilitato le forze dell’ordine (presenti anche i carabinieri della compagnia cittadina guidati dal capitano Pietro Laghezza) e quello di una città che ha voglia di serenità e tranquillità e che ha fatto il possibile per poterla avere.
Non sono mancati però i disagi come le lunghe code attorno alla città provocate dalla chiusura del sottopassaggio di via Primo Maggio, via Diaz e di via Catore.
il presidio
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gli eventi di natale
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scritte
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i gazebo
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18122016