Gerenzano, l’amministrazione risponde sul tema del biogas
“Solo nel consiglio comunale di gennaio i leghisti si sono resi conto che nella stipula delle convenzioni con AMSA per lo sfruttamento del biogas si erano dimenticati dei certificati verdi, ossia il premio che lo stato riconosce a coloro che producono energia utilizzando e trasformando fonti alternative, nel caso il biogas della discarica. Queste somme vengono riconosciute solo per questo fatto ed indipendentemente dagli utili che derivano dall’utilizzo delle fonti rinnovabili”, hanno spiegato dalla maggioranza.
Secondo il calcolo dell’amministrazione, la convenzione firmata porterà con sè meno soldi rispetto al passato, ma ad averne benefici saranno comunque i gerenzanesi: “E’ innegabile che nelle casse del Comune entrino nei prossimi anni meno risorse, ma per ragioni che non dipendono dalla volontà politica ( tra queste l’esaurimento contributo certificati verdi, la diminuzione della produzione di biogas e la diminuzione dei costi dell’energia) ma almeno i cittadini vedranno finalmente riconosciuto un prezzo per l’utilizzo del biogas”.
Anche perchè, sempre secondo la maggioranza, in passato non è andata tanto meglio ai cittadini: “Se dovessimo fare una proiezione di quanto è successo in passato potremmo dire che c’è stato il mancato incasso di certificati verdi per un importo di €. 200.000 all’anno per 15 anni, per un totale di circa €. 3.000.000 in quanto riteniamo che l’intero importo dei certificati doveva essere riconosciuto al Comune proprietario della risorsa energetica. E il mancato incasso per la vendita di biogas per un importo di €. 225.000 all’anno per 15 anni per un totale di €. 3.375.000. Grazie Lega, per un danno di almeno 6.375.000 di euro. Forse, anziché credersi dei pitbull (come dichiarato in consiglio comunale), è meglio sentirsi dei Siberian Husky che a fatica, ma con tenacia ed intelligenza, portano la slitta alla meta, perché i Gerenzanesi questo si meritano”.
14022017