Via Crucis, i retroscena: dal favonio alle vetrate gotiche, dalla pochette agli abbandoni
SARONNO – Venerdì sera Saronno si è fermata per accogliere il cardinale Angelo Scola e i fedeli della zona pastorale IV per la prima Via Crucis della Quaresima 2017.
IlSaronno vi ha raccontato il diretta l’evento ma vi proponiamo anche un riassunto per chi non era presenta o vuole conoscere qualche retroscena in più.
IL CARDINALE
Il cardinale Angelo Scola è arrivato in Santuario qualche minuto prima delle 21 si è raccolto in preghiera davanti alla statua della Vergine e si è fermato qualche momento ad ammirare gli affreschi di Luini dietro l’altare.
LE AUTORITA’
Era presenta il sindaco Alessandro Fagioli, con gli assessori Pier Angela Vanzulli, Francesco Banfi, Lucia Castelli, Maria Elena Pellicciotta con diversi consiglieri comunale. Presenti anche le autorità militari i capitani Pietro Laghezza e Adriano Celentano. In prima fila anche il presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli che pur indossando la giacca a vento non ha rinunciato a sfoggiare la pochette verde con il sole delle alpi e la spilla con il simbolo della città.
Presente anche l’ex sindaco Luciano Porro che ha fatto parte del gruppo dei medici che hanno simbolicamente portato la croce nell’ultimo tratto della via Crucis.
TELEFONINI E TABLET
Tantissimi i fedeli che hanno seguito la Via Crucis, invece che sui libretti distribuiti in piazza Santuario, ma su tablet grazie alla scelta della comunità pastorale di rendere disponibile il testo anche sul proprio sito. Preziosi anche i telefonini utilizzati per immortalare il cardinale ma anche il fiume di fedeli.
CORTEO E PARTECIPANTI
Difficile dire con precisione quanti fossero i fedeli si parla di poco meno di 5 mila. Per avere un’idea di quanta fosse la partecipazione basti dire che negli ultimi anni nessun evento ha mai gremito così tanto piazza Libertà e che quando la Via Crucis era ferma davanti alla chiesa di San Francesco la coda del corteo non era ancora entrata nel sottopassaggio di via Primo Maggio.
MALORI
Non sono mancati piccoli inconvenienti. Un fedele della parrocchia di Rho è caduto scendendo dal pullmino intorno alle 2045 ma se l’è cavata con un capitombolo. E’ stato invece necessario l’intervento dei volontari della Croce Rossa per soccorrere una donna che ha avuto un malore proprio durante il passaggio della Via Crucis in piazza Santuario.
VOLONTARI
Ad indicare percorsi e fornire assistenza ai fedeli sono stati moltissimi scout saronnesi con i volontari del gruppo alpini. Tra questi l’assessore all’Ambiente Gianpietro Guaglianone. Sul fronte della sicurezza in prima linea i carabinieri della compagnia cittadina mentre la polizia locale si è occupata della viabilità.
MEDIA
A seguire la processione oltre ai fotografi e agli operatori della diocesi, giornalisti e fotografi della principali testate locali e una troupe della Rai. Per mettere a tutti i fedeli di seguire al meglio la via Crucis è stato creato un impianto audio ad hoc che trasmetteva il coro. Posizionate anche delle luci aggiuntive in piazza Santuario. Ottimi risultati anche per la diretta di Radiorizzonti in blu. La diretta de ilSaronno, nel corso della processione, ha registato oltre 1.100 contatti.
IL SALUTO DEL PREVOSTO
Don Armando Cattaneo ha speso qualche parola al termine della cerimonia ringraziando l’arcivescovo, le autorità civili, militari e religiose presenti, tutta la macchina organizzativa e per primo il Padre Eterno “che ce l’ha mandata buona”. Non è mancato un ringraziamento per quanti hanno permesso ai fedeli di trovare una Saronno “pulita e accogliente”.
IL FAVONIO
Il vento ha iniziato a soffiare quando la processione è entrata in corso Italia. Qualche raffica più forte si è sentita anche poco prima dell’omelia in piazza Libertà tanto da far rabbrividire il cardinale.
LE STAZIONI
Ad ogni sosta è stata posizionata una vetrata gotica realizzata dal gruppo presepisti della Regina Pacis con quello del Prealpi. Sono state collocate all’imbocco del sottopassaggio di via Primo Maggio, in piazza San Francesco e in piazza Volontari del Sangue.
POLEMICHE
Silighini ha inviato una nota pochi minuti dopo il termine della Via Crucis spiegando di aver lasciato la processione “dopo che al microfono Nostro Signore Gesù Cristo veniva paragonato a generici immigrati che sbarcano sulle nostre coste e noi occidentali venivamo paragonati agli ebrei che hanno ucciso Gesù in croce”.
[gallery type=”rectangular” ids=”109352,109349,109350,109351,109353,109354,109355,109356,109357,109358,109359,109360,109361,109362,109363″]
11032017