Simone Balestrini: “Io 23enne monarchico per passione e convinzione”
SARONNO – “Essere monarchici non vuol dire essere nostalgici ma semplicemente pensare che la monarchia sia la migliore forma di governo anche nel mondo attuale”. E’ con semplicità che Simone Balestrini, 23enne saronnese spiega le convinzioni che l’hanno portato ad essere essere, ormai da due anni, il segretario nazionale del Fronte monarchico Giovanile.
“Innanzitutto va precisato che l’Unione Monarchica italiana (i cui iscritti dai 14 ai 30 confluiscono nel Fronte giovanile) è un’associazione non un partito politico. Ci sono, non a caso, iscritti di diverse convinzioni politiche, da esponenti del centrodestra a quelli del centrosinistra passando anche per i 5 stelle persone che votano regolarmente ed altre che preferiscono non farlo. Io ad esempio ho militati fino a 21 anni nel Pdl poi ho scelto di dedicarmi a questa mia profonda e radicata convinzione”.
Simone Belestrini, che ilSaronno ha incontrato ieri mattina in città, è un ragazzo come tanti. A distinguerlo, oltre al look ricercato, la spilla con il simbolo dell’associazione appuntata alla giacca. “Quando si pensa ad una persona “monarchica” – spiega lui stesso – si visualizza probabilmente ad un anziano, magari in biblioteca, che indossa mantello e medaglie. Niente di più lontano dalla realtà: è possibile imbattersi in monarchici davvero in tutti i settori. In Italia gli iscritti all’associazione sono 70 mila tra cui un migliaio di giovani. Studenti universitari, lavoratori alcuni con origini nobiliari ed altri no ma tutti convinti che la forma di governo migliore sia la monarchia”.
“Sono monarchico per passione e convizione – continua Balestrini – fin da quando ero bambino ricordo di aver ho avuto simpatia per la monarchia. Nella mia famiglia non c’era questo sentimento anche se sia i miei genitori sia i miei nonni mi hanno insegnato il rispetto delle istituzioni. Nel corso degli anni ho poi approfondito l’aspetto politico e costituzionale ma anche la storia delle famiglie reali. Credo che la monarchia sia una forma di governo attuale, nonostante la storia millenaria. Cito ad esempio quella danese la più antica d’Europa ma nel contempo la più moderna”.
Simone è chiaro quando spiega le sue idee: “I motivi per cui la monarchia è la scelta migliore sono diversi: un sovrano sarà sempre super partes, è educato a svolgere il ruolo e non è mosso da interessi politici o personali. Aiuta una forte identificazione, a livello nazionale, sul fronte della cultura e delle tradizioni (propbabilmente pochi italiani si identificano nel presidente della Repubblica o ne conoscono il nome sono decisamente di più gli inglesi che conoscono la Regina Elisabetta). Ed è anche la scelta economicamente più conveniente. Basti dire che il Quirinale costa 6 volte in più della Regina Elisabetta. Senza contare il ritorno in termini di immagine della presenza di una famiglia reale anche solo sul fronte della rappresentatività”.
Sabato scorso il saronnese ha partecipato a Roma alla presenza della principessa Mafalda di Savoia all’evento “Settant’anni di esilio” organizzato in occasione del 34° anniversario della scomparsa del Re Umberto II ma è anche all’opera per il progetto di aprire una sede lombarda del Fronte monarchico giovanile. “Un modo – conclude – per essere più presenti sul territorio e portare avanti le nostre battaglie come quella per il rientro delle salme dei sovrani in Italia e per l’abrogazione dell’articolo 139 che prevede che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione”.
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21032017