4 nov, Sala (Lega): “Il patriottismo tanto sbandierato il 2 giugno che fine ha fatto?”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Claudio Sala, segretario cittadino della Lega Nord in merito alle celebrazioni del 4 novembre.
“Le condizioni meteo avverse, ieri in occasione della festa nazionale “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate”, non hanno impedito le celebrazioni solenni alla presenza dell’amministrazione comunale al completo, delle forze dell’ordine e delle associazioni combattentistiche. Abbiamo assistito ad una cerimonia semplice e ben organizzata, dove non sono mancati momenti toccanti come il discorso commemorativo degli Alpini.
A differenza dell’ordinario a cui ci siamo abituati nel corso degli anni, l’intervento del Sindaco è stato un discorso “fuori dagli schemi“, oserei dire attuale e all’avanguardia, nel quale ricordando coloro che sono caduti per la libertà, compreso un proprio parente, ha ricordato che ancora oggi ci sono popoli che combattono democraticamente per la propria voglia di libertà, come i Catalani. Oppure coloro che, sempre nel rispetto della democrazia e delle vigenti leggi, cerca da anni di lottare per una maggiore autonomia locale, a differenza di chi vorrebbe invece “regalare” cittadinanze, dimenticando il sacrificio di chi ha combattuto per la libertà, difendendo la propria identità.
Infine nel discorso del Sindaco non sono mancati i ringraziamenti alle Forze Armate della Città che tutti i giorni impiegano energie e risorse per garantire la legalità sul territorio e che, nonostante le difficoltà, svolgono il loro operato nel migliore dei modi.
Alla Festa Nazionale del IV Novembre, denominata Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, mi sarei aspettato un bagno di folla alla cerimonia, specialmente la presenza di chi, il 2 Giugno scorso, era sceso in piazza per contestare la mancanza di celebrazioni da parte dell’Amministrazione.
In realtà il bagno, sotto una pioggia battente, lo hanno fatto solo i pochi presenti e per lo più addetti ai lavori: infatti coloro che si sono stracciati le vesti per la mancata cerimonia, in occasione della Festa della Repubblica, oggi hanno preferito starsene a casa oppure sotto i ponticelli a ripararsi dalle intemperie.
Allora mi chiedo: ma tutto il patriottismo tanto sbandierato che fine ha fatto?
Non saranno forse state quattro gocce d’acqua a placare la voglia di celebrare una giornata così importante? Una cerimonia che mantiene viva la memoria dei nostri caduti saronnesi nel corso del primo conflitto mondiale, dimenticata da chi pensa prima agli altri e poi ai saronnesi di ieri e di oggi. Forse la presenza del Sindaco in fascia tricolore non ha permesso loro le solite strumentalizzazioni e la solita demagogia.
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Commenti
Saronnesi di età media oltre i 50 anni. Se si bagnano si ammalano o cadono come i difensori della Patria. Complimenti al sindaco che ogni tanto si ricorda di indossare il Tricolore.
Ben detto!
Se all’avanguardia vuole dire non nominare mai l’Italia, forse farebbe meglio a traslocare in Catalogna, sempre se lo vogliono….
e invece è qui, insieme agli altri, ad amministrare la città… che ti piaccia o che ti dispiaccia.
Non riuscite a farvene una ragione ma è così… e visti i risultati e sondaggi che girano per l’Italia lo saranno ancora a lungo ahahahah … viva il PD!I risultati infatti sono sotto gli occhi di tutti… povera Saronno….
Non si faccia domande inutili…il motto dei sinistri clericali è fai quello che ti dico non fare quello che faccio….perciò perde tempo inutilmente!