Vigili porta a porta per controllare le firme del consiglio comunale aperto
SARONNO – Visita a sorpresa a casa di una ventina di saronnesi: nelle ultime ore alcuni agenti della polizia locale si sono presentati a casa dei firmatari della petizione per richiedere il consiglio comunale aperto per verificare la veridicità della firma e dell’adesione.
“Salve, è la polizia locale siamo qui per controllare se davvero ha firmato la raccolta firme per richiedere il consiglio comunale aperto per l’ex Cantoni”. Deve essere stata più o meno questa la frase che gli agenti hanno pronunciato suonando alla porta.
L’Amministrazione comunale ha, infatti, deciso di controllare la veridicità delle firme raccolte da Ambiente Saronno e Comitato Acqua Bene Comune per chiedere il consiglio comunale aperto sull’ex Cantoni.
In passato i controlli sono stati eseguiti controllando i dati e le firme (autenticate dai consiglieri comunali) con l’aiuto dell’ufficio anagrafe e delle firme depositate al momento di rilascio della carta d’identità. Per la prima volta, invece, l’Amministrazione ha deciso di inviare i vigili a casa di una ventina di residenti.
Si tratta di una possibilità prevista dal regolamento comunale. Il terzo comma dell’articolo 46 prevede che “il presidente del consiglio comunale, ove lo ritenga necessario, incarichi il segretario comunale, di accertare l’autenticità della dichiarazione invitando almeno 20 firmatari, scelti a sorteggio, a confermare per iscritto la veridicità dell’atto sottoscritto.
Al momento dal palazzo comunale arriva la conferma che gli accertamenti siano stati realizzati ma non arrivano spiegazioni sulla scelta di utilizzare questa metodologia di controllo, inedita per Saronno, e sulle motivazioni. “Non commento – la risposta del presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli – la procedura è ancora in corso”.
20022018