Re Mogi, quasi 400 firme per il consiglio aperto: “E’ inadeguata la proposta del sindaco”
10 Febbraio 2018

SARONNO – Nuovo colpo di scena nella vicenda dei Re Mogi che chiedono più attenzione per le aree dismesse.
Ieri mattina il comitato Acqua Bene Comune e Ambiente Saronno Onlus hanno presentato stamattina quasi 400 firme, precisamente 391, di residenti a Saronno per indire un consiglio comunale aperto sul tema: “Area ex Cantoni: attivazione di un percorso partecipativo della cittadinanza in merito alla bonifica delle acque inquinate e dei terreni, nonché sulla proposta di realizzazione nell’area di un parco urbano con bacino artificiale d’acqua”.
Le firme necessarie (almeno 300) sono state raccolte a tempo di record, se si considera che la campagna è cominciata nell’ultima decade di gennaio: “Ciò testimonia – spiegano gli attivisti – quanto il problema sia sentito dai cittadini. Ma anche come, se si vuole fare davvero informazione, le persone si mobilitino dando il loro contributo fattivo”.
Ma gli ambientalisti vanno oltre con una stoccata al primo cittadino Alessandro Fagioli che proprio nelle ultime ore ha deciso di organizzare un consiglio comunale aperto sulle aree dismesse: “Non si capisce, invece, quale sia l’idea di partecipazione del Sindaco, che in una recente intervista decideva di “concedere”, quasi fosse sua prerogativa esclusiva, lo svolgimento del consiglio comunale aperto, poi convocato per il 20 febbraio sul tema: “Le bonifiche in corso sul territorio di Saronno”. Un primo passo avanti, ma con un ordine del giorno insufficiente e del tutto inadeguato a rispondere alle richieste dei cittadini”.
E rimarcano: “La richiesta formulata dai quasi 400 firmatari chiama l’Amministrazione ad adempiere a quanto già da troppo tempo deciso dalle Conferenze dei Servizi del 2015 (bonifica terreni) e del 2016 (bonifica falda acquifera) e a voler discutere finalmente sul futuro di quest’area, chiedendo per questo un percorso partecipativo della cittadinanza permanente, non solo quando “concesso” dal Sindaco. I cittadini ribadiscono che l’Amministrazione Comunale, la cui inerzia è dimostrata dalle carte che sono agli atti e che abbiamo esposto nella mostra itinerante sulla ex-Cantoni, sta disattendendo le prescrizioni che già oltre due anni fa, all’indomani del suo insediamento, chiedevano interventi precisi e urgenti per togliere le sostanze cancerogene presenti nell’acqua che bevono i saronnesi e bonificare l’area”.
La mobilitazione dei sodalizi non si ferma: “Per questo motivo proseguiremo la nostra presenza nelle piazze e nei quartieri, raccogliendo ancora firme a supporto delle nostre richieste di partecipazione, trasparenza sulla bonifica e proposte di riuso dell’area, anche se non servono più per la richiesta del consiglio comunale aperto. E le consegneremo comunque all’Amministrazione comunale, a supporto dell’idea di partecipazione che abbiamo”.
La raccolta firme prosegue oggi, sabato 10 febbraio, con la presenza in piazza Libertà.
09022018