“Qualche pensierino sul voto regionale” di Lorenzo Guzzetti
UBOLDO – Dopo i consigli “non richiesti” a Matteo Renzi il sindaco Lorenzo Guzzetti torna, sulla propria pagina Facebook a parlare di politica con “qualche pensierino sul voto regionale”
Ecco il testo integrale
1) Gori non era spacciato a gennaio o febbraio, ma a luglio quando la sua esternazione su Formigoni e l’esigenza di aprire al centro gli costò una semi sommossa interna. Da lì in poi l’incaponimento assurdo nel cercare l’alleanza con la sinistra al grido “insieme si vince”. 29 + 1 fa 30 a casa mia che al 49 fa 19.
2) la Lombardia non è Milano. Non è il centro di Milano. E questo è stato anche l’errore fatto nei confronti di Renzi, ovvero di fargli vedere quella Lombardia lì, quella radical chic e fighetta, quella delle reunion piene di gente plaudente mentre Fontana, zitto zitto e quatto quatto, si girava la Lombardia operosa, produttiva degli artigiani, delle imprese, di chi arriva la sera stanco dal lavoro. La Lombardia non è il teatro di Milano…
3) La Lombardia è quel mio artigianello a sud di Lodi immerso nella nebbia e nel nulla che però offre il lavoro a sette dipendenti di cui due extracomunitari che fa più integrazione di tutti. La Lombardia è Brescia e le sue contraddizioni di terra di confine e di “seconda città”, la Brianza che da sola tiene in piedi il PIL italiano e che aspetta dal 1965 una cazzo di autostrada o di strada veloce che non gli faccia impiegare 40 minuti ad arrivare al primo svincolo, Varese e il suo essere sempre orgogliosamente alternativa a Milano. La Lombardia è Pavia, Cremona, Mantova che si sentono così distanti dal cuore milanese ma che si sentono orgogliosamente lombarde. Se non si capisce questo si fa la fine di Hillary negli USA, lodata e incensata a New York ma come dicono tutti “l’America non è quella…”
4) Dire che si può “fare meglio” e dire che si vuole stravolgere un modello che funziona non è stata proprio un’idea geniale. Parliamo della sanità, dell’idea balzana di “ripartire dai medici di base”, dell’abbandonare o non porre attenzione a un terzo settore fatto da un privato sociale che garantisce migliaia di posti di lavoro a tante persone e che in più di 20 anni ha dato dimostrazione di essere un modello da esportare. Arrivare a teorizzare un “modello Emilia Romagna”. Robe da chiodi.
5) candidare gente semisconosciuta nel locale, fare una doppia lista civica, affidare la formazione delle liste a gente che poi allegramente nel locale si accoppia con i rappresentanti dei pentastars o che li sostiene, candidare persone che oltre a scarso appeal da 20 anni navigano da D’Alema a Veltroni, da Epifani a Bersani fino a Renzi per pura convenienza.
Sempre, e ribadisco sempre, perdendo.
Bisogna giocare a vincere non a perdere.
Qui il problema non è Renzi, che ad un certo punto deve fidarsi e affidarsi non essendo lombardo, ma chi lo ha consigliato…
6) puntare tutto sullo scivolone della “razza bianca” in una Regione che ha accolto per decenni meridionali che venivano a cercare lavoro e che forse è una delle regioni più accoglienti d’Italia per chi vuole lavorare e lavorare bene non è stato un colpo di genio.
Da ultimo.
Complimenti ad Attilio Fontana, mio ex collega, brava persona che ho avuto il piacere di conoscere da sindaco, varesotto doc, che diventa il nostro Governatore.
Complimenti a Samuele Astuti, mio collega e amico personale che diventa consigliere di opposizione e che è stato davvero bravo. In bocca al lupo Samuele.
Mi dispiace per l’altro mio grande amico Raffaele Cattaneo che per me resta un maestro politico. Con quella stoffa lì ce ne sono pochi in giro.
E infine un pensiero a Uboldo “alla Forchielli”. Ho guardato i risultati e sto sereno. Magari l’Italia fallirà, ma la Lombardia e soprattutto Uboldo no.
(foto archivio)
07032018
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Commenti
Non capisco chi cavolo è questo, ma chi gli chiede, ma chi lo vuole, bastaaaaaaaaaaaaaaaa
Uboldocentrico….
begli amici che si ritrova. secondo questo genio fontana avrebbe governato bene a varese? e quel grande cattaneo cosa avrebbe fatto di così particolare se non tenersi stretta la poltrona? meno male che adesso dovrà cercarsi un lavoro serio
Cattaneo chi ? quello che se non ha almeno 9000 euro al mese non puo’ sopravvivere ? Ma per piacere…….e’ un bravo politico solo perche’ per anni ha avuto la fortuna di essere stato eletto con i voti di un noto movimento che in Lombardia non propriamente fatto gli interessi dei lombardi. E’ ora che questa gente si goda quanto ha guadagnato.
Bastaaaaaaaaa, non se ne può più, deve sempre chiosare su tutto e tutti.