Tutela ex Sar-Ser, Fagioli: “Valuteremo ricorso al Tar. Invasione di campo “politica”
SARONNO – Dopo una settimana la conferma dell’emissione del decreto che tutela la massicciata, i ponticelli e il sedime ferroviario dell’ex tratta dismessa Saronno-Seregno arriva il commento del sindaco Alessandro Fagioli.
“Prendo atto che la Soprintendenza ha deciso di porre il vincolo sulla tratta della ex Saronno-Seregno devo constatare con amarezza che le motivazioni espresse sono un’invasione di campo nella gestione amministrativa della città di Saronno in quanto si entra nelle competenze dell’Amministrazione comunale. Questo per me rappresenta un attacco alla democrazia e stiamo dunque valutando un eventuale ricorso al Tar“. Una decisione controcorrente soprattutto se si pensa che Ferrovienord l’ha escluso e si è invece espressa per una cooperazione con la Soprintendenza.
Ma Fagioli rincara:”Inoltre, non è comprensibile come la tratta ex Saronno-Seregno venga considerata sotto vincolo solo sul nostro territorio, visto che a poche centinaia di metri, a Solaro, i binari sono stati rimossi senza che nessuno abbia sollevato eccezioni: c’è stata invece una disparità di trattamento”.
Insomma secondo Fagioli ci sarebbe un’intromissione della Soprintendenza: “Entrare nel merito dell’indirizzo politico e amministrativo del nostro territorio urbano fa nascere il dubbio che questo intervento della Soprintendenza possa avere valore politico: se la tratta in questione ha davvero un valore storico se ne può salvaguardare la storicità in diversi modi, anche magari rimuovendo ponticelli e massicciata. La Sovrintendenza sta dando l’impressione di sposare l’ipotesi progettuale della parte politica avversa a questa Amministrazione, cosa che non dovrebbe essere di sua competenza”.
La vicenda è nota: il Comune avrebbe voluto sbancare la massicciata che attraversa il quartiere sud della città eliminando i ponticelli e creando un percorso verde a raso. Ferrovienord stava iniziando la demolizione del ponticello di via Reina, voluta dall’Amministrazione per motivi di sicurezza, quando la Soprintendenza ha bloccato tutto avviando un iter di tutela che si è completamente realizzato con il decreto emesso lo scorso 27 marzo malgrado le osservazione presentate da Comune e Ferrovienord.
12042018