Trasloco nomadi, Vanzulli: “Ha deciso il sindaco. Rifiuto gli attacchi personali”
SARONNO / GERENZANO – Scintille, ed anche qualcosa di più, fra i Comuni di Saronno e Gerenzano dopo la decisione dell’Amministrazione civica saronnese di trasferire il campo nomadi fra le villette della periferia gerenzanese. Dopo le pesanti critiche del vicesindaco di Gerenzano, Pierangelo Borghi della lista Insieme e libertà per Gerenzano; la replica del vicesindaco di Saronno, la gerenzanese Pierangela Vanzulli della Lega Nord, che pubblichiamo integralmente.
“Come si poteva prevedere il vicesindaco Borghi non si è certo lasciato scappare l’opportunità di indicarmi come il male assoluto per Gerenzano in riferimento alla questione dello spostamento di 4 famiglie di saronnesi Sinti in un terreno di proprietà del Comune di Saronno ai confini con Gerenzano – esordisce Vanzulli – Se fossi in vena di battute direi “niente di nuovo sotto al sole”, ma questa volta non ho proprio voglia di riderci sopra”.
Prosegue Vanzulli
Questo sindaco in pectore, sui vari siti e sulla stampa, si è sperticato con accuse roventi nei miei confronti, ma è evidente che i Sinti siano un pretesto per colpirmi visto che la decisione di allocare le famiglie in quel terreno è stata presa direttamente dall’Amministrazione comunale di Saronno.
Il mio progetto prevedeva il collocare queste famiglie in quattro appartamenti in Saronno, per porre in essere quello che consideravo un’ipotesi di integrazione. Al rifiuto da parte di detti nuclei familiari circa questa proposta, il sindaco, sentito l’ufficio tecnico, ha ritenuto di fare questa scelta. La prima cosa che mi stupisce è che si è sempre tacciato noi leghisti di essere dei razzisti, ma la levata di scudi contro queste quattro famiglie di italiani saronnesi mi fa pensare che siano ben altri ad avere dei pregiudizi. In quel terreno verrà costituito un insediamento abitativo non certo un “campo nomadi”.
Se la memoria non mi inganna anche a Gerenzano in zona cimitero vi è un insediamento abitativo fatto di case in legno e di roulotte, eppure nessuno dice niente. L’attuale maggioranza nella prima campagna elettorale, sempre se la memoria non mi inganna, fece posizionare dei gonfiabili di fronte alla scuola Papa Giovanni proprio dagli residenti proprietari di questo terreno che svolgevano questo tipo di attività, quindi li conoscono bene. Queste famiglie sono formate da degnissime persone che vivono a Gerenzano come ogni normale cittadino, perché mai parimenti quelle quattro di Saronno che abiterebbero in via Grandi in strutture similari dovrebbero dare vita ad un campo nomadi?
Il preoccuparsi poi del fatto che “l’accampamento ” deprezzerebbe il valore degli immobili è affermazione ancora più grave perché sotto intende una pericolosità sociale di queste famiglie la cui presenza darebbe vita a innumerevoli problemi. Proprio per questo non si è ritenuto di sentire l’Amministrazione confinante perché si va ad inserire nel tessuto sociale esistente delle famiglie e non delle realtà di diversa natura ad alto rischio. Detto questo arriviamo alla parte che mi riguarda. Comprendo che si cerchi di demolirmi in quanto nelle ultime elezioni regionali ho avuto un notevole risultato, infatti seppur non amministri più da anni in Comune, ho ricevuto più gradimento, in termini di preferenze, dell’esponente della maggioranza l’assessore in carica ai Servizi sociali, dimostrando quindi che la gente ha apprezzato il mio impegno per il mio paese. In più la Lega a Gerenzano è risultata il primo partito. Quindi comprendo l’evidente rancore che trasuda dalle parole usate. Aggiungo che l’amore per il mio paese non deve essere messo in discussione in quanto ho dedicato 18 anni della mia via nel tentativo di dare servizi ed opere al mio Comune ed i risultati ottenuti, tutti rilevabili in atti e delibere, ne sono la prova certa. Quindi rimando al mittente tutto il veleno che mi sta gettando addosso sottolineando che se verranno passati i limiti, adirò le vie legali a difesa della mia onorabilità. Quindi ai perbenisti che finalmente si rivelano per quello che sono dico di restare nel consentito.
Concludo ricordando che la correttezza non è la punta di forza della attuale amministrazione gerenzanese. Cito per tutte il caso Lidi che ha visto l invasiva presenza proprio sul limite del confine di Saronno di una parte dell’edificio e ricordo anche l inaugurazione della struttura avvenuta senza il placet di Saronno che avrebbe dovuto dare l’autorizzazione agli scarichi nella sua rete fognaria. Il metterci di fronte ad una imminente inaugurazione è stato il modo per forzare la nostra autorizzazione. Questo è un comportamento corretto da buoni confinanti? Vero che il supermercato è di privati, ma i progetti sono passati più volte in Comune a Gerenzano ed il benestare doveva essere chiesto per tempo al Comune di Saronno. Però noi avremmo anche potuto dire di no in quanto spettava al Comune di Gerenzano effettuare il collegamento per portare le acque reflue nel proprio collettore, ma si è preferito arrivare all’ultimo giorno proprio perché come Gerenzano non si è provveduto prima. Fulgido esempio di collaborazione tra enti.
27042018