Indelicato: “Saronno come Firenze nell’anno 1000”
SARONNO – “Nella Firenze dell’anno mille, quella lodata da Dante nel canto XV del Paradiso, le famiglie che potevano permetterselo vivevano in case simili a piccoli castelli, ciascuna con la sua torre. Quest’ultima serviva per avvistare il nemico in arrivo. Nemico che era costituito dai membri di famiglie ostili per ragioni di censo, per antiche ruggini, per appartenenza a schieramenti politici contrapposti. All’interno di queste case-fortezza si viveva protetti, fuori si rischiava l’incolumità o la vita. Tutto ciò ha una certa affinità con quanto avviene oggi a Saronno”
Inizia così la nota firmata dal consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato in merito a quanto accade all’ex Molino Canti dove lo spaccio continua malgrado i cancelli.
“Non si registrano contese fra guelfi e ghibellini, ma fra cittadini che vorrebbero attendere in pace e sicurezza alle loro vicende familiari e di lavoro, e sbandati di vario genere, bivaccanti, vandali, ladri, tossici e loro fornitori, questi ultimi nella quasi totalità stranieri.
L’Amministrazione assicura che la situazione della sicurezza è migliorata, ma la sensazione è che, se la zona stazione è meno infestata, ciò avviene solo perché lo spaccio è più capillarmente distribuito, essendosi disteso come liquame velenoso in tante altre zone.
Così la reazione degli odierni saronnesi è in fondo simile a quella dei Fiorentini del tempo di Cacciaguida. Solo che, non potendo innalzare torri di avvistamento (il pgt non ce lo consente, a meno di deroghe da approvare in Consiglio) innalzano cancellate. Mi riferisco ovviamente a quella presso la piazzetta Schuster e a quella dell’ex Molino Canti, aperte durante il giorno ma sbarrate la notte per impedire presenze indesiderate.Insomma dove il pubblico non arriva, il privato si ingegna e fa da sé, recintando spazi di sicurezza. Forse, nell’incapacità di reprimere la delinquenza, dovremo davvero rassegnarci a tenerla lontana dalle nostre case, come colui che invece di eliminare la polvere si limita a sospingerla sotto il tappeto con lo scopino.
A proposito, anche la Firenze di Cacciaguida non era quel luogo idilliaco di cui favoleggia Dante, immenso poeta ma noto laudator temporis acti.
06112018
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Commenti
Potrebbe tornare nella sua sicura e natìa Milano 😉
Signor Indelicato il paragone è irriverente per Firenze .
Saronno è peggiorata di molto;
diciamo che basta allontanarsi un poco da corso Italia per vedere tracce di inciviltà diffusa
sporcizia di ogni tipo e bande di ragazzi che invadono ogni piccola piazza, la eleggono a loro proprietà e ci fanno quel che vogliono, i giardini pubblici e i parchi dove non c’è sorveglianza sono diventati luoghi di ritrovo di gente di ogni tipo e in alcuni comincia a girare “roba sospetta”.
E’ evidente che l’ “amministrazione attuale”, che lei signor Indelicato ha contribuito a far eleggere e che ha sostenuto,ha ben altri obiettivi diversi dal dare sicurezza e dignità alla mia città.
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Gentile Sig. Colombo,
questa amministrazione non è peggiore della precedente. Direi che c’è una sostanziale continuità. Ha un problema di comunicazione, che ho rilevato più volte. Comunicazione interna con gli alleati (guardi il mio caso, ma anche altri ugualmente significativi) ed esterna, tanto è vero che si serve, per illustrare quello che fa, di terzi, pagandoli. Addirittura riesce a volte a far sembrare di avere torto anche quando ha ragione. E’ poi inutile che Lei rivanghi quel che è successo nel periodo della campagna elettorale, e soprattutto immediatamente dopo. Tutti abbiamo commesso degli errori allora, da tutte le parti. Io personalmente ho sbagliato ad avere fiducia. L’importante è aver conosciuto gli ambienti, le persone, e non sbagliare più. O magari fare altri sbagli e non quelli già fatti. La saluto.-
La differenza sostanziale con la precedente amministrazione è che ha preso in giro gli elettori promettendo di fare cose che non era in grado di fare.
I suoi errori è un problema suo.
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Un paragone tendenzioso ed irriverente per i Saronnesi che non sono fermi alla storia medievale. I luoghi cittadini dove sono state apposte delle cancellate sono luoghi privati ad uso pubblico ed il privato sapendo di dover sopportare in proprio ogni costo per la loro manutenzione e pulizia si tutela intervenendo laddove la Pubblica Amministrazione non riesce a regolamentarne l’utilizzo civico.
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Mica tanto irriverente. L’ho paragonata a una delle massime espressioni della civiltà italiana, ergo della civiltà. Ogni luogo, ogni storia ha pregi e difetti.