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25 aprile, Indelicato scrive agli scout “È possibile, amici, che proprio a voi sia sfuggito il sangue dei vinti?”

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SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Alfonso Indelicato in merito al commento sul 25 aprile firmato dal gruppo Agesci Scout di Saronno ospite ad una manifestazione a Rescaldina.

Caro Simone Galli, cari Amici dell’Agesci, il mio destino qui a Saronno è quello di fare reparto da solo, con le mie povere forze, nell’ambito di questa discussione che va sviluppandosi serrata come non mai a proposito del significato del 25 aprile. Questo perché a Destra, chi trovo? Non certo la Lega saronnese, che di destra non è, ma neanche il mio ex partito che non a caso non spiaccica una parola, forse perché da tempo non ne ha da dire. Sarà che il Lura prosciuga l’ispirazione, mentre l’aria di Cislago per esempio la favorisce.

A mia memoria è la prima volta che scende in campo sul punto l’Agesci, e ben venga perché arricchisce il dibattito. Lo arricchisce ma allo stesso tempo comprova come il 25 venga percepito quale occasione politica da utilizzare a fondo, schierando tutte le forze e impegnandole nello sforzo.

Scorro velocemente il Vostro comunicato e poi argomento. La proibizione dello scoutismo è uno dei momenti di maggiore frizione fra Chiesa e fascismo dopo i Patti Lateranensi. Nell’occasione la Chiesa, che qualche ragione di gratitudine nei confronti del regime ce l’aveva, cedette. Come posta in gioco c’era l’educazione dei giovani, che per una rivoluzione conservatrice come la stava mettendo in atto Mussolini era incedibile ad altri. Le sacre gerarchie ci ragionarono su e incassarono il colpo, limitandosi a gestire i ragazzi degli oratori e lasciando gli altri alle varie organizzazioni di regime.

La figure cui avete accennato sono splendide figure, che ricordano i martiri cristiani antinazisti della Rosa Bianca. Fate bene a richiamarle. Io potrei richiamarne altre simili anche se con fine per fortuna non tragica, come quella del partigiano bianco Luigi Rossanigo primo sindaco di Luino, il quale rischiò la vita prima della fine della guerra per salvare gli ebrei traghettandoli in Svizzera, dopo la guerra per salvare i fascisti dalle violenze dei partigiani.

Bene, detto tutto questo, il vostro intervento mi sembra un po’ troppo schierato, un po’ troppo politico. Il vostro giudizio sulla Resistenza inficiato da quella visione oleografica la quale non riconosce le ragioni dei vinti, le vaste zone d’ombra che essa possiede e che negli ultimi anni sono state scandagliate a livello scientifico, divulgativo e di testimonianza personale da chi è ancora in vita per raccontare.

La vostra chiusa che qui riproduco (“Guai a rimanere indifferenti! Dimenticare non tenendo conto di quanto ci hanno insegnato questi testimoni equivale a tradire la Resistenza”) scusate se ve lo dico, sembra ricalcata da un volantino dell’Anpi, la cui ragion d’essere è la distorsione della storia ai fini della polemica politica.

Avete mai sentito parlare di Porzus, di Schio, di Rovetta, del triangolo della morte, degli infoibamenti cui i partigiani delle formazioni Garibaldi partecipavano entusiasti agli ordini dei titini? È possibile, amici, che proprio a voi sia sfuggito il sangue dei vinti?

Un caro saluto a Voi, e a ritrovarci, forse, un giorno.

27042019

17 Commenti

  1. ….come al solito il consigliere Indelicato ha perso l’ennesima occasione per stare zitto. Gli ideali della resistenza animano ancora oggi giovani come gli scout di Saronno perché mettono al centro l’uomo, l’uguaglianza e la libertà andando se necessario anche contro la legge.
    Questi ideali continuano ad ispirarci anche oggi che politiche securitarie e violente vogliono cambiare la nostra società. Non sarà certo la sua prosa a fermarli.

  2. Signore Indelicato, gli scout si sono aperti alle istanze LGBT.
    Una letterina anche su questo?

  3. Signor Indelicato, lei senza dubbio conosce la storia ben meglio di me. Nessuno dei due, però, dubita che i vinti abbiano versato del sangue; ma bisogna anche contestualizzare il tutto agli anni della Resistenza. Le foibe furono un crimine di guerra, e alcuni partigiani -perlopiù di estrema sinistra- si spinsero ben oltre alla semplice lotta al nazifascismo, provando forse, persino, ad attuare la celeberrima e storicamente fallimentare rivoluzione del proletariato. Questo non cancella però tutti i crimini del fascismo, e di tutti coloro che erano collusi con esso, che compito autoassegnato dei partigiani era sconfiggere ad ogni costo. A mali estremi, estremi rimedi; non si può non provare rispetto per quelle figure, molto spesso giovani idealisti, che rischiarono la vita per sconfiggere i sostenitori di una dittatura liberticida e, a mio avviso, prova di meriti, e i loro alleati nazisti. I partigiani hanno commesso dei crimini, ma l’epoca non lasciava loro scelta; e vengono giustamente ricordati come simbolo della liberazione per questo -quantunque a livello puramente bellico le loro azioni siano state relativamente limitate-

    • La ringrazio caro Daniele per le mezze verità (non. Si Offenda) che ha detto. Le manca a mio avviso qualche passo in più, ma vedrà Lei. Non posso accogliere la tesi delle foibe quali *crimini di guerra”. Sono certo che se vorrà rivedere la questione vedrà che è stato un piano concertato e applicato a freddo per sostituire una etnia con un`altra e impadronirsi di territorio e beni altrui. L’aspetto più infame è che l’operazione fu realizzata anche grazie a italiani. Costoro si celebrano in questi giorni senza riserve, o almeno si pretende così, e se ne fa degli apostoli della libertà. La saluto e ringrazio per la disponibilità a discutere senza insultare

  4. Si vede la pagliuzza nell’occhio dell’altro ma mai la trave nel proprio ochhio! La dittatura fascista ha ucciso milioni di persone….è questa la storia “caro lei quando c’era lui”

  5. È interessante leggere un dibattito a distanza su un evento STORICO che ha avuto il suo momento tragico sia per i vinti che per i vincitori in quanto tutti Italiani soggiogati da una cultura mussoliniana ampollosa e roboante, facilmente trascinatrice in entusiasmi e facili conquiste ma deludente per i ceti medi impoveriti da un’oligarchia invadente e rapace. Oggi i giovani dell’Agesci devono solo pensare col proprio intelletto, analizzare e decidere autonomamente in piena libertà senza condizionamenti leziosi dai risvolti tendenziosi e paternalismi mimetizzati da erudite citazioni che spesso si contrappongono con gli ideali degli stessi compagni di un’area politica stantia e superata da un futuro da costruire.

  6. Complimenti per la frase: a mali estremi, estremi rimedi. Estremi rimedi sarebbero appunto le partecipazioni di partigiani italiani comunisti agli infoibamenti di cittadini che avevano l’unica colpa di essere italiani: aletterati, commercianti, studentesse preventivamente stuprate, operai, professionisti, partigiani non comunisti
    Non feroci carnefici di slavi, ma gente che da secoli viveva in pace con loro. È esattamente quello che facevano i nazisti quando occupavano una nazione.
    Lei si rifà alla legge del taglione dei babilonesi e poi festeggia la liberazione ?
    Ci pensi.

    • Avevo postato un commento, ma purtroppo temo si sia cancellato prima che potessi pubblicarlo. Provo a riscriverlo nella speranza di non sbagliare più. Volevo dirle che credo che abbia frainteso: io non giustifico affatto le foibe, le ritengo un vero e proprio crimine, così come sono quasi universalmente riconosciuta avevo postato un commento, ma purtroppo temo si sia cancellato prima che potessi pubblicarlo. Provo a riscriverlo nella speranza di non sbagliare più. Volevo dirle che credo che abbia frainteso: io non giustifico affatto le foibe, le ritengo un vero e proprio crimine, così come sono quasi universalmente riconosciute ormai sul suolo italico ormai sul suolo italico. Né le comprendo, pure rapportandole al contesto storico della Resistenza; solo in un’ottica di estrema sinistra tale crimine risulta comprensibile. Le mie parole ” A mali estremi, estremi rimedi”, il mio riferimento alla legge del taglione, si riferisce semplicemente alle violenze perpetrate dai partigiani contro i soldati nazisti e fascisti. Delle violenze che sono perfettamente comprensibili rapportate al contesto dell’epoca, perché una resistenza non armata all’epoca sarebbe suonata come una ridicola barzelletta inconsistente. Comprendo le violenze dei partigiani e l’uso delle armi contro il nemico nazista e fascista, ma naturalmente non posso né comprendere né condividere le azioni criminose compiute da taluni gruppi di partigiani, soprattutto quelli di estrema sinistra. Spero di essere stato sufficientemente chiaro adesso, seguirò il consiglio di Indelicato e mi informerò ulteriormente riguardo alle foibe, così da poter stabilire con più cognizione di causa se appoggiare le tesi secondo cui fossero un crimine di guerra oppure quelle secondo cui fossero funzionali ad una sostituzione etnica mirata.

  7. la figura di Don Giovanni è esemplare:
    Cito:
    . Dal 25 aprile 1945, su mandato del cardinale Schuster, si adopera per evitare rappresaglie contro i vinti e con l’avallo dei comandi partigiani e alleati opera per salvare il maresciallo Karl Otto Koch, il generale Wolff e il colonnello Dollmann (il quale il 4 marzo 1948 gli offrirà il suo diario personale come ringraziamento per avergli salvato la vita.
    Cito altresì un estratto del Patto Associativo un documento fondante per gli Scout

    “Ci impegniamo pertanto a qualificare la nostra scelta educativa in senso alternativo a quei modelli di comportamento della società attuale che avviliscono e strumentalizzano la persona, come il prevalere dell’immagine sulla sostanza, le spinte al consumismo, il mito del successo ad ogni costo, che si traduce spesso in competitività esasperata.
    Ci impegniamo ad educare al discernimento e alla scelta, perché una coscienza formata è capace di autentica libertà.
    Ci impegniamo a rifiutare decisamente, nel rispetto delle radici storiche e delle scelte democratiche e antifasciste espresse nella Costituzione del nostro Paese, tutte le forme di violenza, palesi ed occulte, che hanno lo scopo di uccidere la libertà e di instaurare l’autoritarismo e il totalitarismo a tutti i livelli, di imporre il diritto del forte sul debole, di dare spazio alle discriminazioni razziali.

  8. Tutte le guerre civili prima di finire debbono lasciare sul campo fratelli morti. Nel caso della guerra civile Italiana della fine seconda guerra mondiale chi ci rimise furono coloro che per venti anni fecero angherie e violenze di tutti i tipi, anche fucilazioni sommarie. Il Fronte di Liberazione come ordine finale diede quello della fucilazione immediata di tutti i Gerarchi Fascisti che venissero identificati e/o fatti prigionieri. Forse ci furono eccessi ma ingenerati da indicibili violenze subite.
    Giudicare oggi con occhi garantisti ed una giustizia molte volte più dalla parte dei delinquenti che da quella dei giusti ed onesti non pare adeguato.

  9. Buon giorno Indelicato.

    Riporto alcune sue parole “La proibizione dello scoutismo è uno dei momenti di maggiore frizione fra Chiesa e fascismo”
    Diciamo semplicemente che ogni forma di pensiero differente o potenzialmente avversa andava bloccata, perseguita, fatta bersaglio di violenza, messa al confino, uccisa.

    I Partigiani, ma anche normali cittadini, dopo la liberazione hanno fatto azioni di vendetta contro i fascisti: SI
    Sono esistile le Foibe e sono una vergogna:SI

    Bene questo mette sullo stesso piano ed equipara moralmente chi ci ha liberato ( tutti non solo i Partigiani, anche chi era antifascista attivo prima della liberazione, perchè questo il 25 Aprile ricorda e commemora ) con chi ha esercitato una dittatura per decenni in Italia???
    Praticato pestaggi sistematici, sparato sulle folle inermi, deportato, incarcerato, tolto la democrazia, tolto diritti perchè eri Ebreo, aiutato a portarli nei campi di sterminio e tanto altro ancora?

    Mi nonna è stata costretta a tesserarsi altrimenti sarebbe stata licenziata. E sicuramente non avrebbe più trovato lavoro.
    Per convincere un giovanotto a fare qualcosa, fu puntata la pistola alla tempia della madre.
    Una ragazza arrestata, interrogata torturandola per giorni, veniva presa a calci anche quando cadeva per terra ormai mezza svenuta.
    Questi solo pochi episodi che conosco grazie a persone a me vicine.

    Ho rispetto di tutti i morti, una preghiera è dovuta a tutti, non posso però equipararli moralmente quando erano in vita.
    Addirittura oggi assistiamo ad un intensificarsi di spregevoli episodi anche contro i morti, da parte di strani personaggi.
    Lapidi di ebrei sporcate con svastiche o rotte.
    Muri imbrattati con svastiche varie.
    Pietre d’inciampo rubate, sfregiate.
    La statua di una partigiana bruciate
    Una corona di fiori a memoria di un morto per mano dei nazisti bruciata.

    Mi chiedo non basta quello che sono stati costretti a subire in passato?

  10. al ricordo di parenti uccisi dai nazifascisti solo perché ebrei, mi viene da piangere a leggere le ragioni dei vinti, ancora poco il sangue versato caro Indelicato, tanto per essere chiari. Una volta x tutte

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