Lega replica a Banfi: “E’ già passato armi e bagagli a nuovi compagni in vista delle elezioni?”
SARONNO – “La Lega non è entrata nella diatriba politica tra Obiettivo Saronno e Forza Italia. La Lega ha chiarito che il sindaco non ha nominato il fratello quale presidente del consiglio, ben argomentando e smentendo la cosa”.
Inizia così la nota firmata dal segretario cittadino della Lega Nord Saronno Claudio Sala che segna una nuova puntata della querelle tra la nuova lista civica Obiettivo Saronno e il Carroccio saronnese.
“Dopo essersi calato nel ruolo dell’agronomo ai tempi dei bagolari, scopriamo che Banfi è anche avvocato. Il consigliere Banfi interviene nella sua nuova veste di Avvocato difensore d’ufficio (o nominato dagli anonimi referenti della lista civica?) di Obiettivo Saronno per precisare che l’improprio termine “nomina” lascia ben intendere la vera genesi dell’elezione di Raffaele Fagioli. Banfi, oltre che avvocato, è anche pubblico ministero e sentenzia: “il sindaco della Lega all’interno del proprio partito avrà per forza di cose avuto peso nell’indicare ai consiglieri leghisti chi votare”. E se così non fosse? E se il Sindaco avesse in tutti i modi cercato di evitare l’elezione del fratello a Presidente? E se fosse stata una libera scelta dei quattordici consiglieri della Lega la decisione di votare il più esperto del gruppo? Banfi questi dubbi non li ha. Lui ha solo certezze, che gli provengono da chissà quali attendibili fonti, e queste certezze sono la sua verità”.
E continua: “Banfi infine assume il ruolo di giudice per assolvere la “svista” dei suoi assistiti, ovvero gli anonimi referenti di Obiettivo Saronno. Chissà se è già passato, armi e bagagli, con i nuovi compagni in vista delle elezioni amministrative 2020: altro giro, altra casacca, altra bandiera e stessi scarsi risultati. I rimbrotti di Banfi sugli errori politico-amministrativi imputabili alla Lega lasciano il tempo che trovano: chi fa può sbagliare, chi non fa nulla di certo non commette errori. E chi meglio di Banfi conosce questo secondo aspetto: regolamenti e statuti rimasti ad ammuffire nel cassetto della sua scrivania assessorile insieme alle molte questioni irrisolte perché mai affrontate. Per la cronaca, il nuovo parcheggio da 300 posti sul retro della stazione è una realtà: che sia occupato da abbonati o da utenti saltuari non cambia la sostanza. Saronno, grazie a Fagioli ed alla Lega, ha a disposizione 300 nuovi posti auto che fino a pochi giorni fa non c’erano”.
(foto archivio)
20102019