Vanzulli: “Ecco quanto lo Stato elargisce al Comune di Saronno”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del vicesindaco Pier Angela Vanzulli in merito al fondo di solidarietà comunale per fare chiarezza sui trasferimenti statali che riceve il comune di Saronno.
Per far si che si comprenda la finalità del Fondo Solidarietà Comunale occorre prima di tutto dire che si tratta di un trasferimento che lo Stato elargisce ai Comuni in base ai cosiddetti fabbisogni standard. Esiste un fondo in entrata ed uno in uscita tra le spese al titolo primo che corrisponde alla quota trattenuta direttamente dallo Stato.
Come Comune di Saronno abbiamo avuto una storia variegata per quanto riguarda i trasferimenti statali, infatti siamo passati dai 9.361.000 di euro nel 2008, anno preso come esempio, a un meno 242.832,00 euro nel 2016, anno nel quale abbiamo avuto il picco di negatività circa i trasferimenti statali, infatti abbiamo ricevuto di meno come su scritto.
Per determinare l’effettivo trasferimento che lo Stato ci elargisce con il Fondo facciamo un esempio basandoci sui dati certi dei trasferimenti del 2018.
Prima di tutto occorre togliere dal totale del Fondo Solidarietà Comunale ricevuto dallo Stato in entrata, ovvero euro 2.899.639,00, la somma di euro 1.753.326,00 che equivale alla cifra che riceviamo quale ristoro per minori introiti Tasi.
Quindi facendo la sottrazione ci troviamo di fronte ad un trasferimento effettivo di euro 1.146.312,98.
Il calcolo però non si ferma qui infatti a detta somma va tolto il Fondo Solidarietà Comunale che viene trattenuto direttamente dallo Stato e che troviamo nel titolo primo delle spese, detta cifra per il 2018 era di euro 1.376.842,00.
La differenza che ne deriva è un meno 230.529,02 di trasferimenti.
A questa cifra va sommata quella di altri trasferimenti che comprendono anche il ristoro Imu Tasi del 2014 che nel 2018 è di 424.596,35, ed alla fine siamo arrivati ad avere un trasferimento effettivo nel 2018 di euro 194.067,33. Nella Legge Finanziaria di quest’anno 2020 abbiamo già fatto le verifiche del caso e stimiamo di ricevere 113 mila euro di finanziamenti in meno.
Alla fine gli effettivi trasferimenti statali saranno di circa 80 mila euro. Occorre dire che i dati non sono ancora definitivi, ma ad oggi c’è poco da illudersi.
Capiti i meccanismi e soprattutto le cifre non dovrei aggiungere niente di più, perché non ci sono paragoni tra un trasferimento di 9 milioni di euro nel 2008 ed uno di 80 mila euro nel 2020.
Sono entrata nel dettaglio dei numeri cercando di semplificare il più possibile, ma comunque non c’è chi non vi ritrovi una differenza inaccettabile. Se avessimo maggiori trasferimenti potremmo fare molto di più visto che dette entrate andrebbero a copertura del titolo primo delle spese correnti dove noi siamo più in sofferenza, però coi ma e coi se non si redige certo il Bilancio.
22012020