Gilardoni incalza Fagioli: “Cosa hai fatto per l’ospedale, la scuola e la sede Gdf? E che ne è della riqualificazione di via Roma?”
SARONNO – Parte dal programma elettorale del sindaco uscente Alessandro Fagioli l’intervento del consigliere comunale Nicola Gilardoni che in sede di discussione del rendiconto 2019 sottolinea le contraddizioni (e le mancanze) dell’Amministrazione targata Lega.
A livello politico non possiamo dimenticare quanto scritto nel programma elettorale del sindaco Fagioli, “Saronno deve prendere coscienza del proprio ruolo in termini politici e strategici per il benessere degli abitanti saronnesi”. E ancora: “Saronno fornisce numerosi servizi dislocati in città anche a favore degli abitanti del circondario: servizi sanitari, servizi sociali distrettuali, trasporti, servizi scolastici, sedi delle forze dell’ordine”. Se nelle intenzioni dell’attuale maggioranza Saronno doveva recuperare un ruolo di maggiore peso poi cosa è realmente accaduto per la difesa dell’Ospedale o per il rilancio dei servizi scolastici e della biblioteca (tutti ricordano la proposta del sindaco di distribuire tessere di ingresso solo per i saronnesi) o per la realizzazione della nuova sede delle Guardia di Finanza nell’ex Palazzo di Giustizia?
Ed ancora il candidato Fagioli scriveva che “primario impegno dell’Amministrazione è garantire la sicurezza ai saronnesi, il decoro urbano, la qualità della manutenzione degli stabili pubblici, una viabilità normale e agevole per tutte le tipologie di mobilità”. Ci si aspetterebbe una città trasformata. E invece? Leggiamo sempre più spesso segnalazioni di situazioni di degrado provenienti dal quartiere Matteotti e dal quartiere Prealpi.
Dove è finito il progetto della Greenway? Posto che ritengo l’idea della ciclometropolitana saronnese l’unica vera idea valida che conserverò nei miei ricordi. Dove è finita la proposta originaria di utilizzare allo scopo il vecchio tracciato ferroviario della Saronno – Seregno? E dove è finita la risoluzione del problema dei marciapiedi di via Roma? Finalmente abbiamo appreso che arriverà la soluzione per la nuova sede della scuola Rodari.
Ma i numeri sono impietosi ed indicano le priorità di questa amministrazione che ricalcano quelle degli anni precedenti: nel 2019 investimenti in manutenzione strade per euro 1.400.000 in edifici scolastici per euro 430.000.
Dove sono i cambiamenti di questi cinque anni? Oppure si può considerare un cambiamento l’aver speso i soldi dei saronnesi in inutili progetti di scarso ritorno per la collettività? Su tutti possiamo ricordare i 482.000 euro già spesi per l’area feste senza contare i 700.000 euro già preventivati per i prossimi anni o i circa 150.000 euro spesi ogni anno per farsi aiutare da tecnici esterni a gestire la città o per farsi aiutare a comunicare o per organizzare iniziative sportive di difficile ritorno promozionale (in 5 anni pari a ben 750.000 euro).
La città invero si è chiusa in sé stessa, ha perso ulteriormente il proprio slancio, incapace di trovare una modalità di rispondere alle sempre più frequenti crisi, una via per rilanciarsi, per trovare una nuova identità per caratterizzarsi e per tornare ad essere attrattiva. Basta vedere la politica di gestione del territorio attuata: per fare partire a tutti i costi il recupero di alcune aree dismesse non si è guardato a creare nuove opportunità per la città ma ad accontentare l’interesse del mercato, concedendo la possibilità di realizzare ben 4 nuovi supermercati nelle 5 aree dismesse di cui si è approvato il recupero.
Ai saronnesi ora spetta l’ultima parola.