Masciadri: “Faccio chiarezza sulla situazione spazi del teatro (fuori dalle polemiche politiche)”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota del presidente della fondazione teatro Giuditta Pasta Oscar Masciadri in merito alle polemiche politiche che nelle ultime ore hanno interessato gli spazi della sala di via Primo Maggio.
Premetto che non è nello stile di questa presidenza della Fondazione Teatro Giuditta Pasta entrare nel merito di polemiche o articoli che riguardano la politica saronnese, ma ultimamente in vista della tornata elettorale si risente nuovamente parlare del teatro senza peraltro avere delle giuste informazioni e nel rispetto dei nostri sponsor e di tutti i fruitori del teatro Giuditta Pasta, mi sento di dover dare alcune spiegazioni.
Il teatro è importante per tutta la comunità e deve essere in grado di garantire non solo spettacoli ma anche aspetti culturali e di innovazione, abbiamo cambiato volto al teatro eseguendo tutti quei lavori che negli anni precedenti non erano mai stati fatti, dal rinnovamento di impianti foyer, bagni, cambiato la parte informatica che era obsoleta e non più in grado di effettuare aggiornamenti, e molto c’è ancora da fare.
Volevamo creare un’immagine nuova, giovane e di qualità e con il cambio di gestione della parte di bar e ristoro con i Galli sicuramente siamo riusciti in questo intento che è proseguito anche grazie ad una nostra intuizione proponendo all’Amministrazione la possibilità e di conseguenza la fattibilità di aprire i giardini di casa Morandi dando cosi alla struttura stessa una visibilità nascosta per anni e grazie a questa intuizione attualmente il giardino di Casa Morandi vede costantemente tanti giovani studenti che sia a piccoli gruppi o singoli portano avanti i propri studi rendendo cosi l’area pulita e giovane.
Ma il Teatro non è solo questo, è formato da persone che giornalmente lavorano affinchè il tutto possa procedere senza intoppi e per avere una continuità anche gli uffici del teatro devono (o almeno dovrebbero) essere un luogo dove chi quotidianamente ci lavora possa avere lo spazio necessario per lavorare con tranquillità (la qualità del lavoro della salute e delle persone che ci lavorano sono più importanti di qualsiasi altra cosa).
Sono rimasto molto meravigliato da quanta enfasi sia stata data all’ex informagiovani e nessuno si sia domandato “Perché”. Con l’Amministrazione e di conseguenza i vari assessorati come è giusto che sia la fondazione ha un rapporto di cordialità e fiducia, quando sorge un problema fortunatamente se ne parla e si cerca di risolvere nel bene di tutti.
Non entro nel merito su quanto ho letto riferito al contributo che l’Amministrazione concede attraverso i costi sociali alla Fondazione, invito però a verificare, consultare i contributi che venivano elargiti in precedenza confrontando gli stessi con quanto è stato fatto in questi anni.
Chiaramente tutto è migliorabile nessuno ha la bacchetta magica, e siamo soggetti a critiche se poi sono costruttive ne prendiamo atto come sempre, ma lasciamo che il Teatro sia una fonte di cultura e conoscenza e non di strumentalizzazioni di vario genere. Siamo abituati a lavorare sui programmi come credo ogni compagine politica oggi stia preparando il proprio.
Ricordo infine (anche se non ce ne sarebbe bisogno) il tragico periodo che tutti ha coinvolto, il teatro come tanti settori ha le sue difficoltà, ma senza piangersi addosso noi ripartiremo e agli inizi di settembre presenteremo una prima stagione con posti contingentati, perché anche il teatro è importante per la vita sociale e per una ripartenza che tutti noi ci auguriamo sia il più rosea possibile.