SARONNO – “Pur rispettando tutte le normative anti Covid-19 previste dal governo, avendo perfino adottato ulteriori accorgimenti volti a garantire la massima tutela e serenità dei nostri clienti, abbiamo scelto di non aderire alla campagna social “#IoApro” perché la nostra deontologia ci porta a continuare ad attenerci alle disposizioni previste dal Dpcm in vigore”.
Sono le parole di Andrea Sozzi titolare dello Scibui storico e rinomato locale situato alle porte di Saronno tra via Sampietro e via Galli. L’attività non aderisce all’iniziativa #ioApro pur condividendone i contenuti: “Ci preme però attirare l’attenzione sulla perdurante distanza tra la politica e il Paese reale, che per la nostra categoria significa l’impossibilità di svolgere il nostro lavoro pur avendo sempre garantito il rispetto delle regole e quindi l’incolumità dei nostri clienti. Una negazione del diritto al lavoro che si traduce in una inedita crisi economica che ha ripercussioni sulla nostra attività, sulle vite del nostro staff e su tutta la filiera alimentare, con l’aggravante di una mancanza di supporto realmente efficace da parte del governo, finora limitato a “ristori” sporadici e insufficienti”.
Lo Scibui comunque farà sentire la propria voce: “Sulla base di questi presupposti, abbiamo deciso di realizzare settimana prossima una piccola iniziativa che avrà il duplice obiettivo di dare un segnale propositivo e di aiutare, nel nostro piccolo, la filiera alimentare: doneremo agli automobilisti che passano di fronte al nostro ristorante un omaggio dolciario, nella speranza di allietare il loro transito nel traffico congestionato”
Approccio saggio
Bravi ! Quando sarà possibile farlo rispettando le norme tornerò volentieri da voi #iononvadoda#ioapro
tanto rispetto! bravi
alla riapertura verremo da voi!!
manca poco!!!!!!
Le regole vanno rispettate sempre
sicuramente verremo a trovarvi a fineemrgenza. complimenti.. so che il periodo non è facile .
Un applauso.
Da lei verro’ volentieri, ma al tempo stesso non mi vedranno piu’ dove non hanno rispettato la legge.
In poche battute, una chiara analisi dell’abisso esistente tra chi “amministra” dall’alto e chi lavora tra la gente.
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